Regia di Peter Medak vedi scheda film
Ogni elemento del film si presenta ben strutturato e fondamentale per lo svolgimeto e la comprensione di tutta la storia, il tutto legato da una colonna sonora formidabile che rende questo film un caposaldo non solo del genere horror, ma della filmografia in generale
In questa pellicola del 1980 ci sono tutti gli elementi indispensabili per renderla una perfetta ghost story: un'enorme magione infestata, porte che sbattono da sole, lugubri rumori, scricchiolii ripetitivi, oggetti inanimati che si muovono da soli, sedute spiritiche, una tragedia pregressa che cerca vendetta.... Ma non è solo la classica struttura horror della casa dei fantasmi a gettare le fondamenta di quello che è un film unico nel suo genere, bensì la ricchezza di dettagli di gran gusto e la tensione altissima, senza la necessità di ricorrere a raccapriccianti escamotage (non una goccia di sangue viene versata, nessun volto sfigurato, nemmeno mostri o fantasmi grotteschi compaiono) molto in voga nell'horror contemporaneo.
Il film di Peter Medak (regista ungherese che ammetto di conoscere solo per questo suo secondo lavoro) si presenta come una chicca anni Ottanta, interpretata da un algido George C. Scott: principale protagonista della vicenda, nonostante il lutto che vive a inizio film (la scomparsa dell'intera famiglia a seguito di un incidente stradale), si presenta in maniera fredda, razionale, quasi asettica, in concordanza con l'atmosfera gelida di Seattle (dove si svolgono gli avvenimenti). John Russell, a seguito della tragedia familiare, si trasferisce in questa enorme casa disabitata da anni, dove, grazie (o per sfortuna?) al suo triste trascorso si trova in grado di entrare in contatto e di sprigionare la forza celata dall'abitazione, teatro di un accadimento meschino e violento vecchio di settant'anni: l'uccisione di un bambino paraplegico per motivi di eredità.
E quando inizia ad indagare sul passato oscuro della casa, che coinvolge anche l'importante senatore Carmichael (interpretato in una delle sue ultime apparizione da Melvyn Douglas), che il film assume dei risvolti investigativi, quasi da giallo: le ricerche storiche d'archivio, la ricostruzione catastale dei vecchi possedimenti Carmichael, il ritrovamento del corpicino e della catenina prova fondamentale per smascherare l'oscuro passato (fantastica la scena in cui il ciondolo, da solo, esce dalle viscere della terra per farsi trovare da Russell) rendono il tutto credibile, dettagliato e appassionate (personalmente mi è sembrato di rivivere i momenti universitari di ricerca storica negli archivi).
Gli stessi personaggi hanno un'evoluzione nel corso dei cento minuti di narrazione: il protagonista diventa sempre più determinato a smascherare l'accaduto forse per esorcizzare i sensi di colpa che prova per non aver potuto nulla per salvare la sua famiglia; la controparte femminile, Claire (interpretata dall'ultima moglie di Scott, Trish Van Devere) si insinua sempre maggiormente nei dettagli della vicenda e instaura un rapporto di affezione e complicità col protagonista tanto da diventarne la spalla investigativa; il senatore, da eminente figura della cittadinanza e orgoglio per Seattle, si rivela essere un sostituto (da qui il titolo del film, Changeling); la stessa casa, secondo me protagonista indiscussa del film, si caratterizza sempre maggiormente con il procedere della pellicola, svelando luoghi splendidi (come la sala da musica) e altri reconditi e spaventosi (l'attico murato dove ci sono tutti gli oggetti del bambino assassinato: il carillon e, soprattutto, la sedia a rotelle... talmente terrificante che potrebbe meritarsi l'Oscar come miglior oggetto inanimato).
Ogni elemento del film si presenta ben strutturato e fondamentale per lo svolgimento e la comprensione di tutta la storia, il tutto legato da una colonna sonora formidabile che, tramite rumori spaventosi e componimenti musicali (il protagonista è un musicista) , rende questo film un caposaldo non solo del genere horror, ma della filmografia in generale.
Un ringraziamento particolare va a munnyewards che mi ha consigliato la visione di questo film: l' ho apprezzatto moltissimo non solo per la vicenda in sé, ma per gli elementi che lo compongono e a cui io faccio molta attenzione (tra tutti la colonna sonora e, in particolar modo, le ambientazioni e le architetture presenti).
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