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Changeling

Regia di Peter Medak vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su Changeling

di LIBERTADIPAROLA75
10 stelle

Recensione sperimentale. Adesso, alternando momenti di trama (fino ad un certo punto per non spoilerare le notevoli sorprese contenute nella pellicola!) e quant'altro offriva la visione (movimenti di macchina da presa, location, etc...) cercherò di ricostruire nella mente di chi mi leggerà le stesse emozioni suscitate dal sottoscritto durante la mirabile visione di questo pregevolissimo film. Buon divertimento!

 

Una famiglia felice in vacanza sui monti. Marito, moglie e figlioletta sorridono mentre attraversano uno scorcio nevoso.

Lui si ferma per telefonare e, una volta entrato in una cabina telefonica, assiste ad una agghiacciante scena: un camion scivolato travolge i suoi parenti e li uccide!

 

Passano i giorni, i mesi...l'uomo (un grande George C. Scott, specialista in ruoli di padre di famiglia apprensivo), di professione compositore ed insegnante di musica, deve ricominciare a vivere. L'occasione si presenta col trasferimento professionale in una acclamata scuola. Gli va bene che riesce a trovare alloggio in una enorme magione (che i giochi di macchina da presa ci rendono suggestiva ma inquietante), rimasta sfitta per anni, ubicata al centro di una foresta. La location è stupenda, vicino c'è pure un lago dove lui si concede lunghe passeggiate a cavallo con la bella vicina. Sembra un posto incantato ma che nasconde un che di inquietante, un enorme senso di tristezza nell'aria gli/ci fa presagire il peggio. Lui intanto anche se sembra ricominciare a sorridere la notte è preso da incubi nel quale rivive la tragica scena. E come se non bastasse la casa rivela una presenza inquieta. Il compositore all'inizio è spaventato, poi sente che l'essere che "vive" (si fa per dire!) nella magione fatata forse è soltanto uno spirito triste che cerca l'affetto che gli è stato negato in vita e verità su quello che gli è successo. Ma quale verità vai cianciando? Eh sì, il fantasma col rumore frequente attira l'uomo in una parte dismessa della casa, dove questo trova murata una stanza segreta che contiene...

 

Un'alternanza di inquietudine, tristezza e commozione si respira fin dall'inizio del film, dove, accompagnati dalla misteriosa presenza ci immergiamo nel clima di una favola nera che scava a fondo nella sensibilità umana (quella del protagonista e di noi spettatori) e nella (cattiva) coscienza di una società (stavolta quella americana) che da sempre (purtroppo!) è stata intollerante e razzista verso una certa categoria di persone molti anni prima dell'avvento del Nazismo.

 

L'eco dello SHINING dello stesso anno è evidente nelle spettacolari carrellate, zoomate e loomate della macchina da presa così come elementi delle ghost story classiche (ad esempio INCUBI NOTTURNI per la stanza segreta), però stavolta l'elemento caratterizzato dalla denuncia sociale nei confronti della cattiveria umana e un senso di fiabesco nero dal quale anche dopo la visione rimaniamo un pò inquietati/sconcertati porta alla pellicola un taglio utile ed originale che manca a prodotti analoghi.

 

Non un semplice film ma una vera e propria esperienza (para)sociale per vivere un incubo e comprendere gli orrori della Storia meglio di molti libri. Capolavoro senza se e senza ma!!!

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