Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film
Miniserie televisiva suddivisa in due puntate tratta da un racconto di Stephen King, a sua volta tratto dall'antologia QUATTRO DOPO MEZZANOTTE. Pellicola low-budget orientata più sulla fantascienza che sull'horror, con viaggi spazio temporali e dimensioni parallele, alle prese con dialoghi di spiccia e superficiale banalità, una brutta fotografia e interpreti non eccelsi, nonostante la presenza di due attori di buon nome come David Morse e Dean Stockwel. Il regista Tom Holland riesce comunque a rimediare con un'inquietante atmosfera di surreale mistero e tenere sempre abbastanza alta l'attenzione dello spettatore. Non manca neanche qualche spunto di riflessione, come la non trascurabile critica a un certo sistema finanziario, rappresentato dal personaggio di Craig Toomy (il bravo Bronson Pinchot), un agente di borsa reso psicotico da un padre malato e da un sistema cannibalistico. Ma proprio quando si stava riuscendo a portare a casa un risultato nel complesso dignitoso, tutto viene vanificato con l'entrata in scena delle fantomatiche creature che danno il titolo al film, ricreate con effetti "non speciali" di incomparabile bruttezza. Emblematico il commento di un utente, che qui riporto, apparso su un autorevole sito di cinema: "Cioè, uno aspetta tre ore per dover vedere alcuni degli effetti speciali più brutti e risibili della storia? Proprio no". Come dargli torto.
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