Regia di Roger A. Fratter vedi scheda film
Non il miglior film di Fratter ma comunque prodotto dignitoso low-budget. Un regista sche si muove da vero indipendente capace di passare con disinvoltura dal cinema di genere a quello d'autore. Questo thriller è forse il suo film meno personale, è infatti scritto da Valentini & Cestino, ma ha buoni momenti e, come gli altri film di questo regista, sequenze che rimandano ai gloriosi anni settanta del cinema italiano.
Dopo l'esordio con l'onirico "Sete da Vampira" (1998) Fratter è passato attraverso molti generi fino ad arrivare in questi ultimi anni al cinema d'autore ("Rapporto di un regista su alcune giovani attrici" 2008). Lo ammiro per il coraggio di mettersi in gioco e perchè ha uno stile tutto personale. Un giorno si accorgeranno di lui. I suoi lavori sono comunque quasi tutti reperibili in dvd tranne il suo unico lungometraggio girato in pellicola 35mm "Innamorata della morte" ancora inedito in Italia.
Attrice teatrale di un certo livello, qui purtroppo doppiata.
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