Una donna si lancia in auto contro un treno, restando uccisa: si tratta di suicidio, ma il figlio dodicenne Davey dà la colpa dell'accaduto a Tom Stark, il macchinista che guidava il mezzo. L'uomo, benché incolpevole, deve fare i conti anche con i rimorsi che si porta dentro e che sconvolgono il suo rapporto con la moglie. Ma la tragica esperienza potrebbe essere per tutti e tre il punto di partenza di una nuova vita...
Note
La figlia di Eastwood esordisce dietro la macchina da presa con una storia intensa e drammatica, ereditando da Clint (seppur con risultati inferiori) una certa propensione ai temi forti. E dal paterno _Mystic River_ arrivano Kevin Bacon e Marcia Gay Harden, ottimi come sempre.
E' piuttosto difficile approcciarsi a un film come Rails & Ties cercando di non farsi influenzare dal nome della regista. Perché a dirigere questa pellicola è Alison Eastwood, figlia del momumento Clint. E partendo da questi presupposti è difficile non vedere, non dico la mano, ma quanto meno l'influenza dell'illustre genitore nelle atmosfere fortemente cariche di… leggi tutto
VOTO : 6.
Soggetto della serie “donne al bivio”, una malata terminale di cancro, un’altra depressa e suicida nelle battute iniziali, per un film pensato per una fruizione prettamente casalinga.
In cabina di regia la figlia del vecchio e grande Clint, con un soggetto umanista, di sicura presa, ma la mano non è certo felicissima e non si vola alto, per quanto i momenti… leggi tutto
che i figli d'arte non siano sinonimo o garanzia di qualità oramai è risaputo. che il film della eastwood sia un misero tentativo di tratteggiare un delicato ritratto di uomini, donne e bambini al bivio è altrettato e purtroppo espresso in questo lungometraggio. quello che non riesce a fare come regista, e come dispiace dirlo, non riescono a fare i due altrove acclamati protagonisti, riesce… leggi tutto
E' piuttosto difficile approcciarsi a un film come Rails & Ties cercando di non farsi influenzare dal nome della regista. Perché a dirigere questa pellicola è Alison Eastwood, figlia del momumento Clint. E partendo da questi presupposti è difficile non vedere, non dico la mano, ma quanto meno l'influenza dell'illustre genitore nelle atmosfere fortemente cariche di…
che i figli d'arte non siano sinonimo o garanzia di qualità oramai è risaputo. che il film della eastwood sia un misero tentativo di tratteggiare un delicato ritratto di uomini, donne e bambini al bivio è altrettato e purtroppo espresso in questo lungometraggio. quello che non riesce a fare come regista, e come dispiace dirlo, non riescono a fare i due altrove acclamati protagonisti, riesce…
Ironia della sorte. Succede di imbattersi in un film già iniziato e di proseguire svogliatamente nella visione: trattasi, di primo acchito, di un onesto ma alquanto prevedibile e televisivo dramma strappalacrime con un paio di grandi attori che si fatica a capire cosa ci facciano in un prodotto apparentemente da sabato sera di raidue. Poi, vai a scoprire che il film in questione è della…
VOTO : 6.
Soggetto della serie “donne al bivio”, una malata terminale di cancro, un’altra depressa e suicida nelle battute iniziali, per un film pensato per una fruizione prettamente casalinga.
In cabina di regia la figlia del vecchio e grande Clint, con un soggetto umanista, di sicura presa, ma la mano non è certo felicissima e non si vola alto, per quanto i momenti…
Il padre dovrebbere essere un esempio, forse inarrivabile, ma lei è davvero lontanissima da certi traguardi, anche scegliendo un cast ragguardevole, non ha saputo cogliere il vero significato della storia, affidandosi ad una sceneggiatura superficiale e con trabocchetti su cui cadere facilmente.
Manca totalmente l'approfondimento della storia nella sua vera rappresentazione che era in fondo…
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