Regia di Xavier Gens vedi scheda film
Dalla banlieue parigina a quel motel vicino al...confine lussemburghese.Un odissea di sangue attende quattro ragazzi e il loro bottino arraffato e messo dentro un borsone.Il motel lussembrughese in cui si imbattono è un avamposto dell'inferno in terra.Ma loro ancora non lo sanno.Lo scopriranno presto.I modelli di questo film sono numerosi e anche piuttosto ben identificabili.Però se ci soffermassimo a questa prima lettura non faremmo giustizia della pellicola del talentuoso Gens,già fagocitato con esiti dubbi dalla mantide religiosa hollywoodiana.Gens cerca di spostare ancora oltre l'asticella di quello che è filmabile e quello che non lo è.Oltre a questo che è anche una delle aspirazioni del nuovo slasher americano a cui il film guarda senza soggezione il regista francese inserisce un sottotesto politico troppo evidente per non essere notato:da una parte il rigurgito xenofobo che qui per comodità si nasconde dietro il paravento dell'ideologia nazista fatta di purezza della razza,militarizzazione dell'istituzione familiare con creazione di gerarchie cristallizzate e una sorta di malsano fascino perverso rivestito dalle armi e dalla divisa(vedere il patriarca nazista o il suo fglio prediletto che passa per gendarme con la sua bella divisa nera luccicante) dall'altra parte la volontà perversa di dare un continuo alla razza selezionando i genitori(non è un caso che i figli del macellaio e della ragazza tenuta prigioniera che sembra una riedizione della Bette Davis di Che fine ha fattto Baby Jane?sono deformi e inadatti a far proseguire la razza).La messa in scena è luccicante con una fotografia che esalta il rosso del sangue a dispetto del pallore livido cadaverico che circonda i pesonaggi.Il livello di efferatezza è supremo:la morte preferita è per arma da taglio ma non manca una testa fatta esplodere con un copo di fucile,poi abbiamo tutto quello che si può immaginare accada nella bassa macelleria che qui viene elevata quasi a forma d'arte:umani a testa in giù appesi per i tendini d'Achille come fossero mezzene di maiale,recisione dei suddetti tendini con delle pinze abnormi,morte per ustione,per colpi d'ascia,per motosega o anche per una carotide strappata a morsi.E chi ne esce probabilmente ne esce solo fisicamente.La mente sarà irrimediabilmente devastata.Pur nella sua apparente derivatità ad avercene di horror come questo....
un talento nel mettere in scena un abiezionequasi non filmabile
decisamente brava
ok
trasfigurato
ok
non male
brutta fine
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