Regia di Xavier Gens vedi scheda film
Su una base chiaramente derivativa e dopo un inizio poco convincente e dai soliti fastidiosi effetti di manipolazione dell'immagine ormai manierati, il film trova la sua migliore strada in chiave politica, metaforicamente limpida nel mare torbido di putridume e sangue rappreso, sadismi, smembramenti e follie. Mette in campo una efficace dose di ritmo, buon mestiere registico e cura riservata a fotografia e scenografia, ma purtroppo non mancano situazioni ben prevedibili. Una delle sequenze che alzano il livello generale è quella del taglio di capelli di Yasmine da parte della ragazzina madre, l'unica ancora non degenerata e dotata di dignità e umiltà: una sequenza intima e quasi toccante. Buone le interpretazioni. 6 1/2
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