Regia di Rob Cohen vedi scheda film
I coniugi O’Connell proprio non riescono a stare lontani dai guai: quando propongono loro di recarsi in Cina per consegnare un prezioso gioiello, accettano di buon grado dopo falsi tentennamenti. In Asia ritrovano il figlio (d’arte) Alex, che ha appena scoperto la tomba di un imperatore cinese. Manco a dirlo gli O’Connell si ritrovano a risvegliare la mummia cinese e i guai ricominciano.
Visto uno, visti tutti. È il caso di applicare questo vecchio assunto anche alla ritrita saga della Mummia. Il film, che risente tremendamente della tetralogia di Indiana Jones, da cui riprende più di un meccanismo, è solo azione, senza nessuna grande innovazione: inseguimenti, corpo a corpo, poche battute al vetriolo (di qualcuna decisamente pietosa) e tanti ma tanti effetti speciali. Il film vede l’avvicendamento nel ruolo della signora O’Connell di Rachel Weisz con Maria Bello: e anche questo non è un punto a favore.
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