La recensione su La Mummia. La tomba dell'imperatore dragone

di supadany

7 stelle

VOTO : 6/7.

Arriva, dopo qualche anno, il cambio di regia (Sommers, ormai a progetti più costosi e caotici, passa la mano ad un artigiano del cinema di entertainment come Rob Cohen) e qualche aggiustamento nel cast (dentro Maria Bello, fuori la talentuosa Rachel Weisz), il terzo capitolo delle avventure de “La mummia”.

Anche il budget era nettamente inferiore ai precedenti due episodi, quindi avevo parecchi dubbi sull’operazione.

Invece questo “ridimensionamento” (si parla sempre di 100 milioni di dollari) ha giovato, grazie alla buona vena di Rob Cohen che da buon mestierante compie un buon lavoro d’insieme.

Innanzitutto ci sono davvero tanta avventura ed azione, qualità che vengono mescolate piuttosto bene con un dose di umorismo costante che rende divertenti quasi tutte le sequenze del film, tra un inseguimento ed un combattimento, tra mostri buoni e cattivi, eserciti di terracotta e altri di sole ossa.

Gli effetti speciali, molto più artigianali, funzionano comunque bene, anzi per me ci stanno addirittura meglio, considerando che il marchio di fabbrica che ha portato al successo questa saga è principalmente il giusto mix tra avventura e comicità.

In questo inarrivabile Fraser, che strappa applausi, sempre una goduria John Hannah, un po’ meno bene le due nuove entrate, una Maria Bello un po’ limitata ed un Jet Li che non regala niente di eccezionale.

Insomma a parte “Indianajones” sicuramente questo è film (dopo la prima mummia) che meglio è riuscito a rievocare quello spirito d’avventura un po’ guascona, molto meglio del templare Cage.

Adattissimo per una serata all’insegna del divertimento.