Regia di Dennis Dugan vedi scheda film
Al momento di interpretare Zohan, Adam Sandler era uno dei Re Mida di Hollywood, i suoi film, che poggiavano interamente sulle sue performance, passavano la barriera fisiologica dei 100 milioni di dollari, per la gioia della Sony, che li produceva quasi sempre.
In questo caso, Dennis Dugan prova a offrire qualcosa di differente, uscendo dai soliti contesti elementari - tra famiglie e sentimenti di grana grossa - azzardando una figura israeliana ad alto tasso di demenzialità.
Coraggioso per come sbeffeggia il conflitto medio orientale (o per qualcuno superficiale, se non addirittura inopportuno, ma si tratta comunque di un film comico) , trova il suo punto di forza proprio in questo frangente.
Le migliori cartucce vengono prontamente spese allo start, con il nostro eroe indistruttibile che se la vede con il suo contraltare palestinese, soprannominato Phantom (John Turturro come sempre geniale quando si tratta di caratterizzare personaggi sopra le righe).
Durante questo confronto si ride a crepapelle, con soluzioni demenziali presentate senza remora alcuna, venti minuti che facevano pensare a ben altri risultati complessivi.
Purtroppo, con la trasferta americana di Zohan, il film perde sempre più di efficacia, diventando un po’ zuccheroso pur non essendo certo romantico; rimangono alcuni gag, talvolta divertenti altre meno, ma i tempi si dilatano, rientrando in binari più convenzionali.
Anzi, il finale sfocia addirittura nel politically correct, della serie vogliamoci tutti tanto bene, sembrando anche sbrigativo, rinnegando in parte i primi ¾ della pellicola.
Rimane globalmente irriverente, questo sì (c’è sempre il fallo di mezzo), a tratti sporco e scorretto (anche se non l’ho visto, mi pare che il protagonista ricordi un po’ Bruno, almeno per modi e abbigliamento molto kitsch), coraggioso, ma non sempre all’altezza delle aspettative e con brusco dietro front nel finale.
Divertente ma, nel complesso, senza esagerare e forse anche al di sotto della media del momento migliore di carriera di Adam Sandler.
Parte forte, ma poi perde di efficacia fino a chiudere il discorso con un finale corretto che stona.
Divertente, ma non sempre sfruttato al meglio.
La sua caratterizzazione è davvero scatenata e poi è sempre piacevole trovare un bravo attore come lui che si presta a fare anche cose rilassate.
Bella da fare paura e anche abbastanza disinvolta.
Abbastanza spuntato, da lui arrivano poche battute efficaci.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta