Regia di Dennis Dugan vedi scheda film
Film impegnato. Lucida ricognizione sulla situazione in medio oriente. Attenta analisi del conflitto israelo-palestinese condotta da un punto di vista insolito e funzionale: il pelo.
Nel film, Adam Sandler si scopa le vecchiette. Anche i gay si scopano le vecchiette. Nel film, tutti si scopano le vecchiette. I combattimenti vengono combattuti a suon di erezioni. Le bombe a mano vengono bloccate tra le chiappe e risputate fuori con un colpo di glutei. I pesci pure. Le palline da softball anche. Il sedere di Adam Sandler blocca e risputa tutto. L’interpretazione di Adam Sandler – manco a dirlo – è da Oscar. Come il professionista quale è si è calato nella parte anima e corpo, sfoggiando barba e capello lungo, muscoli del deretano da Mister Universo e bellissimi occhi da triglia. Lunghi studi da parte di tutti gli attori sull’accento ebreo-palestinese-anglo-italiano. Il doppiaggio non ha potuto essere all’altezza, sorry.
La storia è di grande impegno, la sceneggiatura è frutto di grande impegno, la regia è stata impegnata (altrove) durante tutte le riprese del film. Turturro è il mio mito (yo te lo estrapo de mano…). Mariah Carry è bona. Rob Schneider è in parte. La stessa, da quando ha messo i dentini.
Il film dura due ore.
Pino l’Astuto consiglia: girate al largo.
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