Regia di Mike Binder vedi scheda film
Degno preambolo a quello che sarà poi lo stupefacente Reign over me, questo diario; protagonista il discreto Ben Affleck alle prese con un copione (dove avrei visto bene anche il mio Nicolas Cage a dir la verità) che spulcia tra commedia e satira in gran scioltezza, in una cavalcata di spregiudicata autoanalisi che seppur con ovvio finale - a classici tarallucci e vino -, tiene sempre alta la suspense senza mai calare di ritmo, supportato anche, a mio avviso, da una nn ingenua intelaiatura di base.
Maltrattata da parecchi questa pellicola (anche dalla produzione stessa che gli ha fatto vedere la luce solo in dvd), ha dalla sua almeno il coraggio - o perlomeno il tentativo - della contaminazione dei generi in un panorama spesso desolato che guarda con ostracismo a questi temerari ed ibridi “salti nel buio”.
Ci identifichiamo nello spaurito Ben, uomo di successo ma d'improvviso costretto a fare i conti con le contrarietà della vita, il tradimento della moglie, il crollo delle certezze, le conseguenti beghe sul lavoro e le rinnovate memorie di un'adolescenza in salita.
Smarrita la padronanza il percorso per risalire la china non potrà che essere a ritroso, fino a recuperare stimoli e valori cestinati con rabbia.
Il tutto condito da intermezzi giallo/umoristici che rendono decisamente godibile l'impresa. Anche sforando nel demenziale.
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