Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film
Una piccola cittadina è tutta presa dall'arrivo del suo cittadino prediletto:il cantante lirico Karl kristian Schmidt. Al centro della vicenda c'è Sebastian che ha proprio tutto per essere felice e spensierato ma il suo passato (o per meglio dire il racconto che gli è stato fatto) lo ha segnato e non solo per la balbuzie,effetto diretto del trauma subito per il suicidio del padre,ma anche per vecchi amori che vanno e vengono. Il clima che si respira nel film è ironico e serioso insieme. C'è il direttore d'albergo che,preso dalla frenesia di fare una bella figura con l'illustre ospite,assume e licenzia ogni addetto senza alcun criterio ragionevole;c'è il capo cuoco venuto da fuori accolto come un messia che tratta il cibo con devota ammirazione;e ci sono le vicende intrise di malinconia di Sebastian e Maria. C'è un po' di Kaurismaki e un po' di Von Trier insomma,il meglio di quel cinema nordeuropeo a cui lo stesso Vinterberg aveva dato il suo buon contributo (con Festen soprattutto). Ma qui il risultato è appena sufficiente:il film non decolla mai,rimangono irrisolti alcuni tratti salienti sulla psicologia dei personaggi,la loro stessa caratterizzazione non convince del tutto e non basta un'ottima fotografia a rendere piu' convincente il tutto.
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