Regia di Dennis Gansel vedi scheda film
Benvenuti nella scuola dove si insegna autocrazia.Il liceo in questione è un liceo tedesco in cui il classico professore più vicino ai suoi alunni(va in giro in moto e mostra orgogliosamente una t-shirt dei Ramones all'inizio) che al corpo docente di cui dovrebbe essere parte integrante,più per necessità che per reale credo si trova a insegnare autocrazia per una settimana.Un esperimento didattico caldeggiato e imposto dall'alto,assieme ad autocrazia l'altro corso sperimentale è quello di anarchia(ed era questo corso a cui mirava il nostro professore).Contro tutte le proprie aspettative il suo corso è frequentatissimo e il gioco diventa sempre più grande.Progressivamente crea un autocoscienza dei suoi giovani allievi li interessa con la creazione di un movimento sociopolitico,li abitua a pensare cone le loro teste all'interno di una coscienza comune.Ma come ho già detto il gioco sembra troppo grande sin dall'inizio.E gli sfugge di mano.Un film come questo è il classico prodotto che può essere usato didatticamente per dibattiti televisivi.Qui praticamente si teorizza la genesi di una dittatura passando per la consapevolezza,il senso si appartenenza,la disciplina ,l'uniformità di vestiario di pensiero e di gestualità.E'il pensiero comune che inquieta maggiormente,non le divise o il ridicolo saluto. Il film poi inquieta ancora di più sia perchè dimostra senza ombra di dubbio l'estrema facilità con cui si può plasmare il pensiero dei giovani(soprattutto quelli che non conoscono la storia) sia perchè guardi un immaginario liceo tedesco(anche se il film è tratto da una vicenda vera) e pensi alla situazione che si sta vivendo qui in Italia,la caccia al diverso,all'immigrato clandestino,la creazione di ronde o anche buontemponi che creano corpi all''apparenza paramilitari,però senza armi.Uno scimmiottamento della democrazia che fa ritornare lo sguardo alla storia del passato prossimo.Il nazifascismo è partito così in sordina.Apocalittico?Forse ma basta solo guardarsi in giro e conoscere un pò di storia(neanche troppa)per avere paura..Ritornando al film devo dire che la forma è accattivante:la regia nervosa,soprattutto all'inizio,il tema interessa proprio per le sue possibili ripercussioni e c'è un gruppo di volti interessanti tra gli alunni meritevoli di ulteriori chances cinematografiche.E'un film ostentatamente a tesi ma fin quasi alla fine il messaggio non fagocita il film.Poi all'epilogo succede il contrario:il messaggio esce prepotente,il finale viene praticamente dominato dalle esigenze spettacolari facendo perdere quella forza visiva e concettuale che il film aveva acquisito nel suo incedere.Le psicologie vengono azzerate,si procede descrivendo meccanicamente solo l'applicazione di logiche animali basate sul principio newtoniano dell'azione/reazione,l'esperimento viene chiuso nella peggior maniera possibile con una macchina da presa che cerca i particolari più scottanti in maniera quasi scandalistica.E il professor Reiner col suo sguardo acquoso,sul sedile posteriore della macchina della polizia,ammanettato,riflette sulla settimana che gli ha cambiato la vita....
dopo un inizio energico si appiattisce
bravo
ok
non male
trascurabile
insomma
ok
non male
ok
bravo
non male
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