Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Tremendo, tremendo film...c'avevo sperato che con La sconosciuta (il suo film che preferisco fino ad ora) il buon Peppuccio si fosse ripreso dagli scivoloni pazzeschi di Malena e del Pianista.
Probabilmente il suo intento era quello di unire il grande affresco storico e realista, a una trasfigurazione semi-fantastica e visionaria di stampo felliniano, citato infatti più volte nel film; stando a quanto ha affermato lui stesso infatti, Tornatore avrebbe cercato di rappresentare non soltanto la storia di Bagheria (o meglio, la storia d'Italia vista attraverso gli occhi della provincia, altra tematica felliniana), ma anche quell'insieme di sensazioni, suggestioni, colori, emozioni appartenenti al mondo della propria infanzia e che ognuno si porta dietro. Ma qui, al posto della poesia delle caratterizzazioni iperboliche felliniane, della capacità del regista riminese di trasfigurare e deformare visionariamente il mondo della sua infanzia (e non solo quello), abbiamo semplicemente delle orge di comparse vocianti e urlanti, delle scene di massa girate con stile tanto sovraccarico quanto sterile e privo di ispirazione, che non riescono a comunicare nulla, solo a celare la mancanza di un reale sentimento poetico, e l'incapacità di suscitare nello spettatore delle emozioni autentiche.
Il risultato è una serie di scenette che si susseguono in maniera veloce e superficiale, che scivolano via senza lasciare traccia. Il film è composto da una serie di quadretti che vorrebbero tratteggiare con poche sintetiche pennellate l'essenza dei vari momenti della nostra Storia, ma che finiscono per avere lo spessore e l'icasticità di uno sketch televisivo; ogni scenetta è inoltre scandita da un crescendo emotivo, sottolineato ed enfatizzato da un'improvvisa accelerazione del montaggio, dall'improvviso alzarsi di una voce o intensificarsi della musica, e il cui apice viene regolarmente coronato dal solito dolly mastodontico che fa tanto grande cinema.
L'estetica da kolossal che ha voluto conferire al film, ha portato inoltre Tornatore a girare con uno stile ipercinetico e frastornante, fatto tutto di movimenti di macchina fluidi e "virtuosistici" che sembrano voler scimmiottare lo stile nervoso e sovraccarico tipico di un certo cinema americano (quello degli Scorsese o dei Cimino), e che risulta estremamente stonante rispetto al mondo antico e alle atmosfere magiche che vorrebbe rievocare; i personaggi poi, soprattutto quelli secondari, sono i soliti bozzetti tornatoreschi senza spessore, le solite facce che vorrebbero apparire "caratteristiche", e che invece sembrano solo una parodia, una scialba riproposizione dello stereotipo del siciliano; insomma i soliti volti che vorrebbero sembrare sgradevoli ma non troppo, in quanto costretti ad armonizzarsi con l'edonismo visivo da kolossal e la confezione patinata pensata apposta per l'esportazione, messi lì solo per dare l'impressione al pubblico di oggi, abituato all'estetica edulcorata delle fiction tv, di trovarsi di fronte a un ritratto realistico; per non parlare poi delle solite scenografie linde e pulite, che sembrano riproporre lo stile visivo asettico e anonimo di uno spot pubblicitario.
Insomma il film scivola via veloce, moncorde, monotono, senza un momento di stasi, senza niente di memorabile, solo un affastellarsi frenetico e incolore di scenette senza spessore, senza poesia, senza una reale bellezza; l'evoluzione psicologica dei personaggi è praticamente nulla, e ritrovarli invecchiati alla fine del film non comunica assolutamente niente, nessun patetismo, nessun sentimento sofferto per la vita. Forse l'unico momento emozionante è il finale (che Tornatore è comunque riuscito a rovinare lo stesso, rendendolo troppo artificioso e insistito pur di essere poetico a tutti i costi), col bambino che si ritrova in mezzo alla Bagheria moderna, caotica, urbanisticamente corrotta e distrutta dalla speculazione edilizia (simpatica a questo proposito la frecciata di Tornatore, cioè la trovata dall'assessore all'urbanistica cieco messo lì a ricevere mazzette).
Stendo un velo pietoso sui due attori protagonisti, specialmente sulla ragazza, di cui Tornatore non è neanche riuscito ad esaltare la bellezza, sicuramente l'unica dote che si ritrova.
Concludo con un pensierino agli animalisti: la scena dell'uccisione del bovino (ripresa tra l'altro all'interno di un vero mattatoio), che ha addirittura portato gli animalisti a chiedere il ririto della pellicola e a denunciare Tornatore, e definita "vomitevole" da molti di essi, in realtà dura solo pochissimi secondi ed è assolutamente innocua: semplicemente un toro che stramazza a terra e zampilla un po' di sangue, tutto qui. Insomma, animalisti, trovatevi qualcosa di serio di cui occuparvi, trovatevi un lavoro, una donna, basta che la smettiate di affliggerci con le vostre patetiche prese di posizione.
P.S.:io il film l'ho visto in dialetto siciliano senza sottotitoli (essendo della zona), e nonostante questo mi ha dato una sensazione di posticcio tremendo, come ho detto sopra; non voglio immaginare come dev'essere doppiato in italiano...
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La sconosciuta... questo obbrobrio mi aveva fatto dimenticare che Tornatore qualcosa di buono l'ha fatto.
Inutile dire che condivido tutto. O quasi. La scena del mattatoio anche se breve era cruda nella sua ennesima e ridondante esposizione di popolane abitudini.
Beh francamente la scena non mi è sembrata per nulla ridondante, voleva semplicemente documentare, come tu stessa hai detto, delle usanze popolari, e non vedo come ciò sarebbe stato possibile senza far vedere neanche per un secondo l'uccisione del bue nel suo effettuarsi. Insomma non mi è sembrato che fosse compiaciuta o tirata per le lunghe (durerà meno di dieci secondi), e lo dico anche con una certa sorpresa perchè conoscendo Tornatore mi sarei aspettato esattamente il contrario.
Forse però quello che ha fatto gridare allo scandalo gli animalisti, non è tanto il fatto che si sia vista l'uccisione dell'animale, ma proprio il fatto che sembrerebbe essere stato ucciso VERAMENTE per fare quella scena...questo mi sembra imperdonabile, quando poteva essere fatto con artifici di scena, risparmiando il sacrificio dell'animale!
Beh no, in realtà mi pare sia ormai appurato che Tornatore, come lui stesso ha dichiarato più volte, abbia semplicemente ripreso l'uccisione reale di un bovino all'interno di un mattatoio; l'animale dunque, a quanto pare non è stato ucciso appositamente per il film, ma sarebbe stato ucciso lo stesso.
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