Regia di Fabio qvq Corsaro vedi scheda film
il film Ghiaie è una sorta di Rosario Cinematografico ....
RECENSIONE DEL FILM GHIAIE, FIRMATA DA Leonardo Marzorati
La Santa Vergine intercede contro i delitti dell'aborto e dell'adulterio.
In un piccolo borgo della bergamasca nel 1944 in piena guerra a una bambina appare la Madonna. La piccola Adelaide Roncalli, mentre gioca nei boschi con due amiche, vede discendere la Santa Vergine. Alla prima apparizione seguono le botte dei genitori, convinti che le apparizioni siano frutto dei capricci della piccola. Ma quando nei giorni successivi la bambina ripeterà di aver visto la Madonna, la folla si presenterà nei pomeriggi delle apparizioni. Siamo a Ghiaie, frazione di Bonate. Il regime fascista crede che il pellegrinaggio dei devoti sia una cospirazione partigiana, ma anche la Curia è dubbiosa. Il vescovo manda un giovane sacerdote a Ghiaie, con il compito di indagare sulle apparizioni. Adelaide viene nascosta in un convento in cui resterà fino alla fine della guerra nel 1946. Con l'inganno la sopraffazione psicologica, don Luigi Cortesi, farà rinnegare ad Adelaide le apparizioni. Ma le 13 apparizioni restano. Ed in queste la Santa Vergine, a volte scortata da San Giuseppe e Gesù Bambino o accompagnata da immagini metaforiche, metterà in guardia la piccola dai nuovi mali del mondo. Non solo la guerra, ma i crimini dei cattivi genitori: adulterio e soprattutto aborto. Nelle ultime apparizioni, davanti a 300.000 credenti, Maria inveisce contro quelle mamme che hanno peccato, invitandole a piegarsi e chiedere perdono.
Voltaire disse: "Mi batterò fino alla morte affinché tu possa dire il contrario di quello che penso". Con questo spirito si può vedere la coraggiosa opera dell'esordiente (nonché misterioso) regista QVQ. Ghiaie è un film fatto da veri credenti, con i limiti dell'improvvisazione e della propria ideologia. La storia riprende un fatto storico: la presunta apparizione della Madonna a una bambina bergamasca nel 1944. Il film è improvvisato, ma il messaggio è sincero, anche perchè viene mostrato con troppa insistenza dall'inizio alla fine. Il film si apre con due anziane donne che redarguiscono e aiutano ad abortire una sgualdrina adultera. La pellicola si chiude con un messaggio degli autori contro la vergogna dei divorzi e dell'aborto. Con costumi curati, recitazione realista e scenografie molto credibili, QVQ ci mostra un fatto storico in maniera tendenziosa. Il sacerdote che indaga è una sorta di inquisitore (ha pure il cattivo vizio del fumo) che vuole crederci, ma è costretto a tradire la bambina. La visione è di parte, il montaggio per quanto incerto si lascia apprezzare. E un applauso va agli attori: non dei professionisti ma dei devoti alla causa, compresa la ottima protagonista Federica Bruno. Il ritmo è lento e verso le ultime apparizioni si spera che non ve ne siano altre. Ma d'altronde anche la recita del Santo Rosario lo è. E Ghiaie è una sorta di rosario cinematografico. Con predica ratzingeriana ammessa. Ma.Le.
COMMENTO DEL REGISTA (QVQ)
Grazie Leonardo, mi sono quasi commosso a leggere la tua critica al film. Io non sono un personaggio misterioso, come vedi esisto, ma non mi interessano le luci della ribalta, è per questo che ho usato un sinonimo. Non so se sei cattolico, non so se credi in Dio ma una cosa è certa, la frase con cui definisci il film: "GHIAIE è una sorta di rosario cinematografico" è in assoluto la più vera, la più confacente e la più consona definizione di questa mia prima ed ultima opera cinematografica. E' una definizione che ti è stata ispirata dall' alto .... per me è un monito a continuare nella sua diffusione, in questo cammino di Croce. Infatti io non sono un regista ma eseguo, non sono uno sceneggiatore ma improvviso, non sono un montatore ma costruisco, non sono un bravo cristiano ma cerco di diventarlo, sono un peccatore ma cerco di redimermi. E' vero, il film è stato realizzato da molti veri credenti, con la forza della Fede e con un grande aiuto della Provvidenza, per amore ai fratelli in Cristo, affinché Ghiaie diventi strumento di conversione e redenzione per molti. E' vero il film è lungo e lento, come la preghiera del Rosario è lenta e ripetitiva, ma solo agli occhi di chi non crede; recitandolo con assiduità a poco a poco fa conoscere la sua forza straordinaria, ti apre le porte alla voce di Gesù ed alla sua Grazia.
Spero che dopo la visione del film anche per te Ghiaie diventi meta e fine di numerosi momenti di preghiera e di una profonda conversione, se così fosse, solo per te sarebbe bastato il sacrificio di farlo .... ma non sarà solo per te, perché la Vergine non si scomoda per uno solo dei suoi figli, ma per tutti, sopratutto quelli ciechi e sordi ... ma tu ci vedi e ci senti bene.
Tu sei la prova vivente di ciò che ha detto Gesù: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli...» (Lc 10,21). -redazione: il blog dell'autore non proprio quello di un "fervente cattolico", eppure ...
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