Regia di Robert Wise vedi scheda film
Scorsese l'avra visto e rivisto e anche Eastwood lo avrà apprezzato, Ron Howard invece avrebbe fatto meglio a vederlo prima di fare il suo film sulla nobile arte.A proposito non ho mai capito perchè il pugilato viene così definito, l'unico motivo possibile è la capacità di questo sport di elevare socialmente, di dare una possibilità di vincere a un perdente nato come Rocco Barbella. Questo film è ritmo e sofferenza, perfetto nel descrivere la veloce caduta e la lenta ascesa tra il Bronx e il quadrato. Rocco prima di diventare Rocky è solo il figlio di un ex-pugile italo-americano che ha abbandonato il ring per amore, errore che lui non farà, il futuro campione vive di piccoli furti entra ed esce di prigione, quando lo <<convincono>> ad arruolarsi non vede nessuna differenza tra prigione e esercito quindi trova quasi automatico disertare. La sua vita cambia quando capisce che il tirare pugni come ha sempre fatto in strada gli può far guadagnare il rispetto degli altri e il necessario per vivere almeno finchè vince. In definitiva un film esemplare regia perfetta e in fondo è meglio sentire Paul Newman in napoletano che sentirlo in lingua originale.
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