Regia di Robert Wise vedi scheda film
Al secondo film dopo "Il calice di cristallo",del quale egli stesso diceva un gran male,Paul Newman esplose con questo dramma biografico-sportivo diretto da un regista da grandi successi come Robert Wise,che racconta la storia del boxeur Rocky Graziano (Marciano?), che nasce Barbella e nei bassifondi si mette spesso nei guai per il carattere violento e il fare sbruffone,che presto lo porta a conoscere il carcere,fino ad una redenzione sul ring dove vince il titolo dei Medi.Titolo conosciutissimo e molto amato, "Lassù qualcuno mi ama" sinceramente flirta troppo con la sceneggiata per convincere del tutto,e la storia del pugile ex-delinquente che trova la sua strada facendosi perdonare da mammà va avanti troppo aneddoticamente per rappresentare una formazione vera e propria. Wise è stato un regista interessante,capace di attraversare i decenni e proponendo spesso cose belle,ma qui,al di là di una buona conduzione attoriale, non appassiona,nonostante il materiale a forte potenzialità emotiva.Newman lascia intuire la stoffa da interprete capace,ma mostra segni di essere ancora acerbo,con un sovraccarico della gestualità che in alcuni momenti è quasi goffo.Un classico,può darsi,ma che non mi ha acceso il cuore.
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