Regia di Jan Sverak vedi scheda film
i titoli di testa scorrono su una veduta di praga dall'alto vista attraverso le nuvole. per entrare più nello specifico bisogna scendere ed entrare nella vita di bepa che insegna a scuola e oltre ad un tic ha svariati problemi a dormire. dopo l'ennesimo scontro con l'arrogante figlio del maggior finanziatore della scuola, al quale per l'ennesima volta ha strizzato la spugnetta pulisci lavagna in testa, risolve il problema alla base licenziandosi. fare quel lavoro non lo rende più felice. e così dopo aver provato a fare il pony express ed essersi rotto una gamba, un giorno recandosi al supermercato con la moglie anch'essa in pensione, trova un lavoro come ritira vuori delle bottiglie. un bell'uomo, ancora in gamba, non si rassegna alla pensione, anche perchè come ripete alla moglie sempre a brontolargli contro, sono solamente all'autunno della loro vita. da persona che deve fare solo ciò che lo rende felice(non restandogli quel gran che di tempo per perderlo a farsi rendere infelice)quel mestiere umile e degradante è l'ideale per lui, per farlo stare a contatto con le persone e renderle più o meno felici. così come cerca di fare con la figlia che abbandonata dal marito(perchè troppo COSTUMATA!!!!)la vede spegnersi in una fede troppo attaccata al lato diabolico e pessimistico della vita. tra fantasie erotiche con tutte le donne che lo eccitano e un rapporto con la moglie che sembra sgretolarsi inesorabilmente sotto il peso dell'indefferenza e dell'abitudine, bepa rivitalizza una gita in campagna con un tour in mongolfiera. lui e la moglie, soli in balia del pallone aerostatico, in scene molto belle che rievocano la loro giovinezza. finale da terza età con nipotino ma con un pizzico di brivido mandrillesco.
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