Regia di Nicholas Stoller vedi scheda film
Basterebbero due parole a liquidarlo, che nella versione edulcorata suonerebbero circa così: "una porcata"; questo Non mi scaricare altro non è che la classica, bolsa commedia sentimental-giovanile americana in cui non conta nulla (verosimiglianza, originalità, intelligenza dello spettatore, etc.) se non il lieto fine squallidamente moraleggiante. Prodottino pietoso con interpreti nemmeno di gran livello, stereotipi a bizzeffe ed un senso di fastidio che si prolunga per centodieci (!) minuti. Prodotto da Judd Apatow (40 anni vergine, Molto incinta: tutta spazzatura yankee, solamente virata al demenziale, rispetto a questo film) e diretto mediocremente dall'esordiente Stoller, perlomeno questa commediucola può sfoggiare una colonna sonora decente, che alterna composizioni create appositamente per la pellicola a brani di Cake, Frank Black (Pixies), Belle & Sebastian e altri. Vincono i 'buoni', perde il Cinema: ci sono momenti in cui è davvero difficile reprimere l'impulso di mandare avanti a doppia velocità. 2,5/10.
Un ragazzo brutto, sfigato e un po' ciccio viene lasciato dalla fidanzata, fotomodella da infarto, ultratopa e presentatrice tv di fama smisurata. Lui se ne va alle Hawaii per non pensarci, ma indovina un po' chi incontra là? Lei, mo vè! E con chi, eh? Con la sua nuova fiamma, uno spocchioso cantante rock ricco, famoso, imbecille e figo. Mentre il ragazzo orrendo fa strage di cuori (di altre supergnocche, rigorosamente), la presentatrice tv scopre di amarlo di nuovo e se lo riprende indietro. Lui ci sta, ma solo un po': poi torna dalla sua nuova conquista, così l'amore finalmente può trionfare.
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