Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Accadde una notte...a Bari.Il film di Vicari si inserisce nel filone dei thriller sulle cattive compagnie ma è anche ascrivibile al genere del romanzo(qui pulp) di formazione.Nulla di nuovo sotto il sole anche se ne avrebbe le potenzialità.Il viaggio nel baratro del gioco e dell'abiezione di Giorgio studente modello all'ultimo esame è raccontato in un lunghissimo flashback.E tutto comincia per caso quando conosce Francesco ,mago delle carte.Scivolare poi a giocare nelle bische di Bari,girare per le strade deserte di notte,andare a letto con donne sposate,accumulare soldi su soldi,rigettare in toto quell'esistenza medioborghese fino ad ora condotta sono passi brevi e continui che Giorgio compie con ingenua incoscienza.E quando Francesco alza la posta(traffico di droga dalla Spagna),non è in grado di resistere.E scivola ancora più in basso,addirittura violenta una cameriera in Spagna.Quando poi viene fortuitamente arrestato si sente colpevole,pur non essendo coinvolto in quello di cui è accusato Francesco.Vicari è regista di tecnica indiscutibile,tecnica sovente estetizzante ma non fastidiosa,si avvale di un ottima fotografia dai toni spenti e ha due ottimi protagonisti.Elio Germano è veramente bravo a dominare un personaggio come il suo che evolve profondamente durante il film mentre Riondino ha un personaggio meno complesso da questo punto di vista ma si rivela lo stesso affidabile.E'scarsa invece la cura dei personaggi secondari abbandonati praticamente tutti a loro stessi,compresa Chiara Caselli che interpreta una laida giocatrice di poker.La materia narrativa del film è stata usata molte volte:l'ambientazione in cui viene inserita è invece molto meno frequentata anche se forse non viene colto il fermento che una città come Bari lascia immaginare.E'comunque un film italiano che percorre lidi quasi inesplorati dal nostro cinema più recente e anche solo per questo dovrebbe essere rispettato,un film di genere che non si ammanta di patine autoriali ma cerca di descrivere la formazione di una coscienza senza tanto bisogno di cercare ragioni(o traumi)pregressi o tante menate sociologiche.Il profumo dei soldi ha fatto sempre questo da quando esistono,se poi Vicari voleva parlare del quadro di un Paese in cui tutto sta diventando normale....... ma forse questa è un altra storia....
il suo stile è bello da vedere ma si perde qualche personaggio per strada e forse non reisce a cogliere il fermento che una città come Bari lascia immaginare
ottima prova
figura di laida giocatrice,persa per strada....
molto bravo nella parte di Francesco
particina anche se importante
breve apparizione nei panni della madre di Giorgio
ok
inguardabile
un cameo
molto carina
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