Regia di Lisa Romano vedi scheda film
Una macchina, improvvisamente, sbanda. Siamo in Sicilia, zona del siracusano, lungo il mare, di notte: dalla parte opposta della carreggiata una donna sta guidando un’altra auto. Per evitare l’impatto, sterza. E il conducente del veicolo impazzito finisce in acqua. Quando i pompieri riesumano la carcassa, spunta fuori dal baule un cadavere. C’è sotto del marcio. Cominciano le indagini. L’incipit del primo lungometraggio (dopo corti, documentari e svariati “aiuti” su set altisonanti) di Lisa Romano parrebbe spostarci su coordinate da giallo di provincia, quasi un Montalbano. Subito dopo, però, ci accorgiamo di essere calati in una movimentata commedia femminile o femminista ai tempi della post rivoluzione delle donne. Sono due splendide rappresentanti dell’altra metà del cielo, infatti, a portare avanti questa storia leggera ma dagli sfondi tragici (dietro a quel cadavere c’è l’ombra di un traffico di organi). E all’autrice, si capisce presto, interessa sostanzialmente andare verso questa direzione, appoggiandosi a una Sicilia che non ha più voglia di essere dipinta solo come terra di mafia. Alla verve e alla bellezza di Giovanna Di Rauso e Anna Foglietta, va aggiunta la calibrata professionalità di Nino Frassica.
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