Regia di Rob Letterman, Conrad Vernon vedi scheda film
Comunque vada è già un trionfo: gli schermi stereoscopici nel nostro Paese, in pochi mesi, sono più che raddoppiati. Ma non aspettatevi un intrattenimento da parco a tema, pieno di immagini che vi saltano addosso (tipo Viaggio al centro della Terra), l’invasione del proscenio è rara e funzionale. La tridimensionalità viene principalmente usata per dare dettaglio e profondità alle scene e per rendere la scala delle figure (fondamentale in una pellicola piena di creature diversamente gigantesche), pur mantenendo colori e deformazioni da cartoon. Come per il tentacolare alieno deciso a impossessarsi di un rarissimo materiale che una meteora ha portato a contatto con Susan, finendo per ingigantirla. La donna passa così dall’altare a una base segreta governativa, dove è tenuta in cattività insieme ad altri mostri finché, rivelatesi inutili le armi convenzionali, il presidente decide di impiegare le creature contro un titanico robot. Le citazioni dalla sci-fi anni 50 si sprecano, e non ne mancano nemmeno dalla storia del cinema 3D, ma al di là del gioco cinefilo, Mostri contro Alieni sa divertire sia con le battute, soprattutto di B.O.B., sia con le sequenze d’azione, degne dell’ultimo blockbuster di Michael Bay, sia con il sense of wonder della tridimensionalità.
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