Regia di Rob Letterman, Conrad Vernon vedi scheda film
Mi ha piacevolmente sorpreso. Non avevo grandi aspettative, persuaso com'ero che si trattasse dell'ennesimo prodotto scadente e puerile. Ultimata la visione, invece, ammetto di essermi dovuto ricredere. Intendiamoci: la sublimità dei veri capolavori dell'animazione rimane comunque un ideale inarrivabile, ci mancherebbe. Tuttavia nell'ambito del puro svago, dell'intrattenimento leggero e spensierato, Mostri contro alieni riesce a trovarsi un posto dignitoso. Ogni tanto si avverte davvero la necessità anche di questo tipo di cinema. Che ne esistano esemplari all'altezza non può non essere altro che un dato apprezzabile.
L'intreccio è piuttosto convenzionale e non riserva grandi sorprese, ma la scelta vincente è stata quella di giocarsi la carta dell'ironia e dello sberleffo. In sostanza si applica alla fantascienza ciò che in Shrek valeva per il mondo delle fiabe e delle favole. Da Blob, passando per Incontri ravvicinati del terzo tipo, fino a E.T. L'Extra-Terrestre, molte sono le citazioni illustri debitamente omaggiate secondo lo stile di un irriverente filtro carico di humour. Fra le migliori battute potrei annoverare quella circa gli UFO e gli USA. I personaggi non sono nulla più di mere caricature, ma forse è proprio grazie a questo che sono così capaci di conquistare e divertire.
Consigliato. Vanta inoltre una buona realizzazione tecnica, con una giusta colonna sonora. Il design stilizzato potrebbe però non piacere a tutti, benché in linea con i migliori standard moderni (grafica e movenze sono poi impeccabili). Per chi ha la pazienza di attendere al termine dello spettacolo, dopo la prima parte dei titoli di coda c'è pure una simpatica scena aggiuntiva.
Una giovane californiana, Susan Murphy, viene colpita da un frammento di meteorite e cresce fino alla spaventosa altezza di quindici metri. Etichettata come "mostro", la ragazza è rinchiusa in una struttura governativa insieme al professor Scarafaggio, all'Anello Mancante, al gelatinoso B.O.B. e a un'enorme larva chiamata Insettosauro. Ma non rimarranno prigionieri per molto: un misterioso robot extraterrestre è atterrato sul nostro pianeta...
Funzionale e appropriata, l'orchestrazione di Henry Jackman ben amalgama contributi originali e non.
Piace con i suoi difetti.
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