Regia di Tom Tykwer vedi scheda film
Spassosissimo, davvero. Momenti di comicità involontaria mi hanno fatto sbellicare dalle risate come non mi accadeva da tempo! Parte piano “The international” e mai pigia sull’acceleratore finchè il buon Tom Tykwer con un colpo da maestro mette in scena una delle sparatorie più divertenti della storia del cinema. Il Guggenheim si popola improvvisamente di una cinquantina di volonterosi killer che provvedono a rimodellare a colpi di kalashnikov le opere d’arte concettuale ivi esposte. Clive Owen, che dell’arte non gliene frega nulla, se la da a gambe e continua la sua crociata in giro per il mondo contro il potere finanziario corrotto e deviato. Egli lotta contro il capitalismo malato, padre di quelle banche che hanno fatto sprofondare il mondo in una crisi globale, crisi dalla quale soltanto il padre fondatore di Futuro Italiano (interpretato da Barbareschi) avrebbe potuto farci uscire e difatti la banca lo fa subito fuori, rendendo però giustizia alla grandezza della sua figura con un attentato degno di Dallas ’63. Clive Owen incarna il nostro spirito di rivalsa contro i poteri forti, egli è il nostro eroe e ci trasmette una speranza. La speranza di ogni cinefilo invece è che film del genere vengano prodotti sempre più di rado.
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