La recensione su Ca$h

VOTO : 6.

Cinema spensierato che mescola commedia, romanticismo (giusto un minimo) ed azione senza grandi acuti, con qualche imprecisione non controllata, ma tutto sommato in grado di intrattenere senza grossi patemi.

Insomma i francesi se la cavano benino anche nel campo del puro intrattenimento pur senza strafare o cercare il bersaglio grande.

Ca$h (Jean Dujardin) è un truffatore che alle armi preferisce di gran lunga l’astuzia.

Dopo alcuni piccoli raggiri (direi anche simpatici), ed un traffico di soldi falsi finito “male”, prova il grande colpo puntando su dei diamanti nascosti all’interno di un lussuoso albergo.

Il suo team entrerà in contatto con un altro più sgamato (capitanato da un sornione Jean Reno) ed anche con una poliziotta stanca (Valeria Golino), sulle sue tracce da tempo, che vi vorrà partecipare per sistemarsi, non considerando però che i veri furbi sono altri.

Le cose infatti non sono proprio quello che sembrano ed i colpi di scena non mancheranno affatto svelando raggiri all’interno di altri diversi messi in bella vista.

Il film vuole essere di puro intrattenimento, strutturato con una discreta dose di superficialità soprattutto nel complesso intreccio finale dove i conti tornano solo se non se ne pongono troppi.

Infatti molti eventi a necessario complemento per il raggiungimento dell’obiettivo sono più casuali che figli di un piano completo e funzionale.

Difetto che, insieme ad altri sparsi qua e là (qualche scena quasi agghiacciante, vedi, per esempio, la fuga con omicidio della Golino, argh!), mina il risultato finale che comunque non cancella uno spettacolo medio orchestrato in modo almeno professionale.

Infatti la confezione, pur essendo semplice, è anche efficace con ambienti luminosi, tanti personaggi di contorno, qualche momento piacevole, soprattutto all’inizio, dove le piccole truffe fanno sinceramente sorridere.

Il ritmo è invece altalenante, bene all’inizio, un po’ claudicante nel prosieguo.

Comunque sia, rimane tutto sommato un prodotto valido per trascorrere novanta minuti con leggerezza.

E’ pur vero che nel filone delle “truffe” si trova di meglio senza faticare tanto.

Nel complesso una sufficienza risicata.

Su Eric Besnard

VOTO : 6.
Imbastisce uno spettacolo sostanzialmente gradevole anche se non riesce a mantenere un ritmo sempre soddisfacente e qualche passaggio risulta fin troppo claudicante. 

Su Jean Dujardin

VOTO : 6++.
Nel ruolo si trova a suo agio, simpatico e dinamico.

Su Jean Reno

VOTO : 6.
Ruolo per nulla memorabile.
Professionale e poco altro.

Su Valeria Golino

VOTO : 5,5.
Poteva arrivare alla sufficienza se non si fosse doppiata da sola.
Purtroppo alcune esclamazioni hanno tonalità poco funzionali, mentre in un paio di scene è quasi ridicola.
Non male nel resto del film.

Su Alice Taglioni

VOTO : 6.
Passabile e senza acuti.

Su François Berléand

VOTO : 6++.
Un volto che sta sempre bene ovunque lo si inserisca.