Regia di Anubhav Sinha vedi scheda film
Ogni tanto capita. Capita di vedere una cazzata consapevoli di aver visto una cazzata. Diverte? Sì, ma relativamente. Perché alla fine è una cazzata, e anche le risatine che ti stimola sono discutibili. Prendiamo una storiella che si rifà alla fortunata saga di Ocean Clooney, poi ficcateci il glamour d’oltralpe – ricetta: puzza sotto il naso, profumo avvolgente (che al cinema, nonostante tutto, si sente), tipi maliardi – ville, motoscafi e bijou a gogò – e qualche faccia giusta (francese, ovvio). Che Jean Dujardin abbia una faccia giusta è indubbio, che Jean Reno stia bene anche nella recita parrocchiale non c’è dubbio, che Valeria Golino sia una sorpresa per certi versi non c’è dubbio, che Alice Taglioni sia bona (bella, carina, seducente ok… ma bona, ecco, bona rende l’idea) non c’è dubbio, che la regia di Eric Besnard sia agile non c’è dubbio. Ma poi? Che è sto “Cash” se non la cazzata che si rivela nel finale più osceno della stagione? Soldi, lusso, sesso. La storiella è convulsa e si spaccia per semplice, e il problema non sta nel giochetto in cui non sai di chi fidarti (anzi, forse è l’aspetto più divertente, nella melma) ma nella scadenza di uno script senza arte né parte. Può piacere a chi rimpiange certe commedie thriller degli anni sessanta, magari pure a qualche fan di 007, ma a tutti gli altri o annoia o irrita. Troppi colpi di scena inutili, avrei preferito un colpo in testa per addormentarmi e farla finita.
Voto: 4.
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