Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Ad affossare qualsiasi volontà di rendere il gioco meno corrivo è l'impressionante banalità del copione, tra freddure usa e getta e situazioni che offendono il buon gusto.
Carlo Vanzina e il fratello Enrico – il primo soltanto da regista, ma entrambi da sceneggiatori – recuperano ancora una volta la commedia balneare a episodi (rinominata per l'occasione "cinecocomero", in assonanza linguistica con l'ormai rodato "cinepanettone"), che proprio loro avevano contribuito a riportare in auge negli anni Ottanta con Sapore di mare, ma che in realtà era nata da una costola "rosa" del Neorealismo in trasformazione all'inizio dei Cinquanta. Dosano farsa e malinconia, cattiveria e tenerezza, satira e ironia, nel solito tentativo (stavolta spesso cedevole) di far fruttare la lezione del padre Steno. Ma mancano un obiettivo fondamentale: quello di riuscire a valorizzare i valenti – e davvero numerosi – attori comici da loro coinvolti nel progetto, idealmente rappresentativi di diverse generazioni dell'intrattenimento leggero italiano, da un ispirato Gigi Proietti (al centro di una vicenda che funge da cornice narrativa per tutte le altre) a un Enrico Brignano di routine, da Maurizio Micheli a Massimo Ceccherini, da Maurizio Mattioli (usato bene) a Biagio Izzo (usato male). Ad affossare qualsiasi volontà di rendere il gioco meno corrivo è l'impressionante banalità del copione, tra freddure usa e getta e situazioni che offendono il buon gusto (maschioni che si fingono gay, presentimenti fecali). E il confronto col cinema del passato, acuito da prestiti dichiarati (lo spezzone con Enzo Salvi è un remake involgarito de Il giovedì di Dino Risi) e da ispirazioni più o meno rintracciabili (con certi personaggi che mezzo secolo prima sarebbero stati interpretati da Vittorio Gassman o Alberto Sordi), mette tristezza. Ezio Greggio è intollerabile (anche perché incapace di recitare in senso cinematografico), mentre un anziano – ma sempre pimpante – Lino Banfi è protagonista dell'episodio più azzeccato e divertente. Va detto che le donne (tra le quali Anna Falchi, Alena Šeredová, Nancy Brilli e Marisa Jara) non stanno a fare tappezzeria, ma è comunque un aspetto che all'interno delle storie dei Vanzina non è certo nuovo.
La colonna sonora è affidata alla coppia Manuel De Sica-Luigi Mas. Sui titoli di testa, scorre una cover in salsa moderna di Un'estate al mare di Giuni Russo, canzone che dà il titolo al film.
Film INSUFFICIENTE — Voto: 5
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