Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Guy Ritchie è tornato.
Dopo un film terribile, ed un altro piuttosto sbiadito, con il quale voleva tornare a fare ciò per cui si è conquistato diversi e meritati crediti, qui ha sostanzialmente ripreso un cammino più consono ai suoi brillanti esordi.
Tutto parte da una fregatura che un gangster londinese (un Tom Winkilson, valore aggiunto significativo) somministra ad un paio di piccoli criminali; questi a loro volta dovranno trovare dei soldi, ma li ruberanno alla persona sbagliata, un malavitoso russo in affari con chi li aveva fregati, grazie all’aiuto della commercialista dello stesso.
Ci sarebbero già abbastanza personaggi per farci un film, invece Ritchie allarga ulteriormente il tiro, inserendoci tossici poco affidabili ed altre figure di contorno costituenti i vari gruppi chiamati in causa (tra russi violenti e pazzi, proprietari di locali minacciati ed obbligati ad entrare nel giro, criminali di mezza tacca, un avvocato ed un assessore facilmente corruttibili).
Non manca quasi niente del cinema che ci ha fatto conoscere il regista britannico.
Raggiri, imbrogli, intrecci articolati, con un giro di azioni che ne causano sempre altre, fino alla risoluzione finale dove quasi tutti sono chiamati a partecipare (ecco qui mi sarei aspettato qualcosa in più, anche se non è male).
Il film in sé è però “solo” discreto, il problema non è tanto il montaggio schizofrenico (anche perché è destinato solo a brevi, e piacevoli, sequenze, come la seconda rapina con un interminabile inseguimento) quanto un complesso sì divertente, ma non esageratamente brillante (come è stato in “Lock & Stock”), un ritmo discreto, ma non incalzante (come in “The snatch”) ed il finale non è la carta vincente che ha permesso ad entrambi i film sopra citati di essere ricordati come un meccanismo moderno oliato con una cura estrema ed in grado di sistemare tutte le cose.
In ogni caso un film che sa di riabilitazione, un gradito ritorno, assolutamente piacevole, ma anche lontano dall’aggiungere qualcosa a quanto Ritchie abbia già brillantemente diretto.
VOTO : 6,5.
Dopo due film brutti (uno proprio imperdonabile) torna a temi a lui più congeniali.
Meno efficace che in "Lock and stock" e "The snatch", ma comunque il ritmo e lo humour non mancano, così come un intreccio elaborato con una certa abilità, seppur senza incantare.
VOTO : 6++.
Abile ed arruolato, ma non buca l'obiettivo.
VOTO : S.V.
Ruolo insignificante.
Immagino sia la giocatrice di tennis, visto che altre donne, oltre la Newton non ne ho viste.
VOTO : 6+.
Statuaria.
VOTO : 7.
Grandioso gangster londinese, bastardo nel midollo.
VOTO : 6.
Sufficienza piena.
VOTO : 6++.
Assomiglia parecchio, almeno in questo film, al primo Andy Garcia (sia esteticamente che per il tipo di ruolo).
Bravino.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sufficiente.
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