Regia di Lee Unkrich vedi scheda film
Ordunque, questo film ha ricevuto più di 8 , in media, dalla critica. Gli spettatori, su IMDB, in media, gli danno quasi 9. Il film è dunque il 20° film più bello della storia del cinema (ma ci faccino il piacere…). E’ al momento il quarto film, per incassi, di sempre. E il terzo è vicino. E’ tra i pochi film (sette) ad avere incassato più di un miliardo di dollari.
Insomma, sono rimasto deluso. Davanti a tanti onori, mi aspettavo chissà cosa. E invece? Un film onesto, ben fatto, simpatico, il classico 7, che diventa poi, grazie al bel finale (che è proprio molto bello) un 8. Insomma, un film da 8. NON un capolavoro e non degno di tutta la roba scritta su.
Tutta roba che gli farà vincere l’Oscar per i cartoni animati, anche se meriterebbe invece Cattivissimo me, che è migliore. La storia è stata scritta da J. Lasseter (che IMO non ha ancora scritto un gran film che sia uno), A. Stanton (qua, invece, fermi tutti, tanto di cappello), il regista e Arndt (Little miss Sunshine, ri-tanto di cappello). Mi sa che hanno pesato troppo Lasseter e Unkrich, nel quartetto, ma chi può dirlo.
Fatto sta che dopo 15 anni dal primo, cambia la situazione iniziale (il bambino ora è un ragazzo), ma come sempre i personaggi finiranno nei casini ma ce la faranno. Paradossalmente è proprio la parte principale, centrale, le vicende cioè dei personaggi giocattoli, quella meno interessante e pure noiosetta. Insomma, non mi ha entusiasmato, sto film. E’ costato sproposiliardi, ma ne ha fatti di più.
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