Regia di Lee Unkrich vedi scheda film
Passettino indietro? Certo a questi ritmi di genialità Pixar e Disney non possono volare sempre altissimo, sarebbero disumani... quindi accettiamo (per questa volta) il ritorno ad un cinema più “terrestre” ed esaminiamone le presunte pecche: innanzitutto un proto 3D da barzelletta, di quelli che cavalcano l'onda della novità e servono giusto a far scucire a noi poveri fruitori illusi un ricco quanto impalpabile 25% in più sul biglietto (ti puoi vedere il film quasi senza occhialetti... ma dico io, allora Zemeckis è proprio scemo?), rallentamenti pantanosi di sceneggiatura degni d'un semaforo dei Ponti di Madison County, veste da “saggio a tutti i costi” cucita su Woody con troppa rigidità e quasi stucchevole in certi frangenti, scarsa caratterizzazione dei nuovi personaggi (ad esclusione di un inquietante bambolotto che si beve da solo tutta la sconfinata produzione di quel pirla di Dario Argento), ricorso eccessivo alla commozione teleguidata che smieleggia tracimando dallo schermo a più riprese, scarso sfruttamento della tipica frenesia Pixar riconoscibile in non più di quattro o cinque sequenze (da sballo, comunque, la fuga di Woody dall'asilo “Alcatraz”.). Insomma, abituati a vette di eccelso connubio tra finissimo ed iperbolico cartoon, non restiamo certo insoddisfatti, ma ci riserviamo tutto il diritto di storcere il naso... le quattro stelle di incoraggiamento le piazziamo lo stesso, ma rispetto a Wall-e e Up torniamo coi piedini per terra stupendoci mooolto meno (e senza neanche i palloncini a tenerci sollevati... )
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