Regia di Joe Johnston vedi scheda film
Rifacimento del film degli anni ’40 capostipite della serie, malgrado gli effetti e una bella ambientazione (ma proprio bella, compresi gli abiti), è difficile salvare sto filmaccio alimentare, con venature horror ma soprattutto, come si dice, gore, cioè sangue e teste che volano e dita tagliate e chi più ne ha, più ne metta.
Anthony Hopkins (molto in palla) è il vecchio padre che vive in un villone in campagna, e custodisce un terribile segreto. Il figliolo che dopo tanti anni torna a casa è Benicio Del Toro (un tantino troppo sguardi truci, ma insomma, questo è un film senza ambizioni e utilità, se non incassare per pagarsi il mutuo). La lei di turno è un interessante Emily Blunt. C’è pure, in bella forma, anche Hugo Weaving. La storia è telefonatissima, chiunque capisce tutto dopo pochi minuti. La banalità regna sovrana, fino addirittura alla musica in crescendo, con tanto di archi, nei momenti topici e per tentare di fare paura. Insomma, siamo sul 5, si salvano gli effettacci e la giusta cattiveria contro i dottori del manicomio, che ben gli stava.
Gli effettacci del makeup, scopro, hanno portato a un Oscar. I costi sono stati elevati, troppo elevati, e alla fine ha incassato sì, ma mica quello che si sperava. Floppone.
Ridicola
Fa il suo, se la cava
Interessante
Come detto da altri, in gran forma
L'ha fatto solo per i soldi
Uno dei più in palla
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