Regia di Joe Johnston vedi scheda film
A matà tra la sufficienza e il buono, il film è piacevole e scorrevole ma non c'è dubbio che potesse essere sviluppato decisamente meglio. Il punto di forza maggiore è il cast, compreso amche Del Toro che non mi è affatto parso fuori parte; anche gli effetti speciali gore e le atmosfere tetre sono ben realizzati. La storia però offriva dei buoni sviluppi che non vengono sfruttati, inoltre i colpi di scene sono prevedibili e il finale è uno dei peggiori che si potesse trovare. La storia vede Benicio Del Toro nel ruolo di Lawrence Talbot, un noto attore teatrale che riceve una lettera da parte della fidanzata del fratello ( Emily Blunt ) che lo informa della scomparsa di questo. Lawrence torna così nel suo paesino di origine dove reincontre l' anziano padre ( Anthony Hopkins ) col quale aveva perso i rapporti da tempo. Il fratello viene ritrovato morto in condizioni spaventose, mentre imperversa il terrore tra i bigotti abitanti del luogo e si indaga sul responsabile, Lawrence viene morso da una strana cretaura simile a un lupo... Gli sviluppi sono appunto facilmente prevedibili, il film però gode del pregio di creare tensione e di presentare una storia ben dipanata senza perdersi esclusivamente in efferrattezze splatter come in numerosi inutili pseudohorror moderni. Quindi un film che cita l 'horror classico aggiungendo sbranamenti e spettacolarità ma evitando la becera deriva del torture-porno. Poteva essere migliore puntando anche su una maggiore caratterizzazione dei personaggi ma si guarda lostesso volentieri, sempre incisivo lo sguardo di Hopkins
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