Regia di Simon Brand vedi scheda film
Cinque uomini si risvegliano intorpiditi all'interno di una sorta di enorme deposito sperduto nel deserto. Non si capisce cosa sia accaduto loro, né perché siano lì. Si sa soltanto che di mezzo c'è un rapimento, i buoni sono indistinguibili dai cattivi e tutti hanno momentaneamente perso la memoria a causa di una fuga di gas e non ricordano i loro ruoli se non a brandelli, mentre le verità riemerge a poco a poco.
Diretto dall'esordiente Simon Brand (un passato da regista di videoclip musicali), Identità sospette gioca sporco sulla sceneggiatura, facendo della trovata iniziale della perdita della memoria l'occasione per una trama con agnizione a rilascio lento, tra flashback e tanta uggia. In mezzo, storie di poliziotti infiltrati, bambini malati e banditi inetti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta