Regia di Simon Brand vedi scheda film
Credo che film come Saw o come anche Le iene con la loro filosofia hanno creato grosse schiere di epigoni cinematografici .Non che sia sempre un bene.A volte,anzi spesso assistiamo a film osceni che richiamano più o meno direttamente tali notabili progenitori.Ecco,qui non siamo alla decenza sotto il livello di guardia ma ci fermiamo in una sorta di limbo in cui dobbiamo pesare pregi e difetti per valutare un'opera come questa,il primo film diretto da un regista pubblicitario.La prima cosa che si nota è che il regista,pur provenendo dalla pubblicità non abdica mai totalmente allo stile videoclipparo o al montaggio iperframmentato alla Tony Scott.All'inizio quasi si è interessati a questi cinque sfigati feriti e/o immobilizzati dentro a un capannone senza che nessuno si ricordi quello che è successo.E i primi minuti contribuiscono a complicare ulteriormente le cose con i rapporti tra i vari personaggi sempre più tesi più perchè vittime delle proprie paranoie che per reali ragioni concrete.E ci sono flashback veloci e nervosi(questi davvero riconducbili come genere al pubblicitario) che non chiariscono un bel nulla.Poi cominciano problemi e incongruenze.Ma uno almeno di loro che si frughi nelle tasche per vedere se ha un portafoglio o anche qualcosa altro che gli faccia ricordare chi è pareva brutto?Dopo l'inizio che comunque riusciva ad interessare poi il film scivola irrimediabilmente nella noia e nel mare magnum del deja vù.Tutte situazioni già viste,soliti cambiamenti di prospettiva uni e trini,consueto scambio di ruoli tra carnefice e vittima,l'azione che dal capannone si sposta anche all'esternosolita sorpresona finale.Pur durando appena più di 90 minuti ci si riesce ad annoiare quasi per un'oretta(la seconda parte del film).Il cast è formato da stelle di seconda grandezza ben note ma che solo in rari casi hanno avuto l'onore di essere protagonisti in produzioni importanti,oppure da ex grandi promesse a un passo dal successo mondiale che poi si è allontanato sempre di più o per un motivo o per l'altro.Caviezel col suo bel faccione stolido ha imboccato,ancora giovane,il viale del tramonto dopo un periodo di grande fama e attività.Naturalmente da denuncia il titolo italiano che ammicca a un film che che non c'entra nulla con questo.Almeno si poteva lasciare il titolo originale,Unknown,che sarebbe risultato comprensibile alla larga maggioranza del pubblico....
regia complessivamente valida
ha imboccato i viale del tramonto a forza di film sbagliati
si adatta a un film non nelle sue corde
non memorabile
discreto
ecco un ragazzo che ha sfiorato il successo ...
discreto
non male
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta