Regia di Sérgio Machado vedi scheda film
Un triangolo amoroso fra una prostituta-spogliarellista e due amici che sbarcano il lunario trasportando merci a bordo della Dany Boy, barca a motore che ne ha viste e ne vedrà di tutti i colori. Siamo sulla costa nordest del Brasile, tra Salvador e Cachoeira, quartieri bassissimi (come suggerisce il titolo originale), droga e puttane, armi nascoste dietro i banconi di bar improvvisati, facce segnate e tuttavia vive perché siamo nel Sud del Mondo e qui l’erotismo, gli odori, il sudore, i capelli, i muscoli, gli sguardi sopperiscono alla carenza naturale di benessere o di ciò che reputiamo tale. Presentato a Cannes 2005 e prodotto da Walter Salles, segna l’esordio nel lungometraggio di finzione di Sérgio Machado, già assistente di Salles in Central do Brasil e altri film, uno che deve amare molto Truffaut (l’evocazione di Jules e Jim, seppur aggiornata ai tempi del “colera”, è lapalissiana) e che non dev’essere rimasto insensibile al messicano Y tu mamá también, perdipiù supportato dalla forza esplosiva di Alice Braga, nipote d’arte e di corpo. Un film disperato e paradossalmente aperto, imbevuto nelle luci notturne del peccato, tra le poche via di scampo offerte da questo mondo senza pietà.
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