Regia di Jorge Sánchez-Cabezudo vedi scheda film
Il cinema spagnolo riserva spesso gradite sorprese come questo film. Il suo punto di forza consiste – secondo me – nell’architettura del racconto. La vicenda è suddivisa in sei capitoli, ognuno dei quali inizia tornando indietro nel tempo, anche di sole poche ore. Ne scaturisce un mosaico di scene che si lasciano comprendere a scoppio ritardato. La sensazione che se ne ricava è molto piacevole, perché la vicenda è appassionante, lo spettatore vuole saperne sempre di più e viene accontentato. Un thriller di buona fattura, quindi, calato in una Spagna di provincia profonda quanto sordida. Tornano alla mente numerose ambientazioni del cinema di Chabrol. I personaggi sono travolti dal caso e dalle loro azioni, in un crescendo veramente azzeccato.
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