Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Un film poliedrico, che racconta le varie sfaccettature del grande campione argentino dall'innegabile talento ma anche dalla facile propensione a cacciarsi nei guai, fino ad addentrarsi nei meandri che lo hanno fatto virare dall'essere un Michelangelo del pallone ad un Caravaggio "bello e dannato". Tuttavia Kusturica paga un pò lo scotto nel dover narrare gli alti e bassi del Pibe de Oro senza una vera e propria libertà stilistica e narrativa, come se fosse condizionato dalla presenza ingombrante dello stesso Maradona (e dell'onnipresente moglie..) senza poter divagare con quella vena creativa tipica dei suoi film. Si finisce così per rivedere i suoi eclettici gol, i bagni di folla, le infatuazioni politiche per Fidel Castro e Chavez, ma lasciando uno spazio tutto sommato limitato alla vera natura dell'uomo Maradona, ben delineata nella sua breve descrizione di come la cocaina gi abbia impedito sia di godersi la crescita delle figlie che di diventsre un campione ancora più inarrivabile di quello che è stato.
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