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Maradona by Kusturica

Regia di Emir Kusturica vedi scheda film

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La recensione su Maradona by Kusturica

di ethan
6 stelle

'Maradona by Kusturica' è il nono lungometraggio del cineasta naturalizzato serbo, ma il suo secondo in forma di documentario: il film rischia di risultare confuso per chi non conosce le gesta del fuoriclasse assoluto cresciuto a Villa Fiorito, sorta di corrispondente argentino delle favelas a Buenos Aires, la cui definizione di 'genio e sregolatezza' gli calza a pennello, come del resto per altri giganti del calcio come George Best e Garrincha che, come Maradona, hanno fatto del talento indiscusso la loro cifra calcistica principale, accompagnata da una qualità altrettanto innata nel dissiparlo in maniera scellerata, come Best, preda dei fumi dell'alcool, o della geniale ed imprendibile ala brasiliana, che per gli stessi problemi, con in aggiunta l'ingestibilità di più relazioni extra-coniugali e la numerosa figliolanza (quattordici figli da diverse donne), perse la vita a nemmeno cinquant'anni.

Ma dopo questa breve digressione, tornando al docu di Kusturica, è certamente un'opera che ha dalla sua l'aver catturato tanti momenti di vita reale di Diego, allora ancora sposato con la compagna di una vita Claudia e in compagnia delle due figlie (sempre riconosciute) Dalma e Giannina, con contributi di sue dichiarazioni a ruota libera, in cui sproloquia sul 'nemico' storico ed allora potente Presidente della FIFA Joseph Blatter (ora travolto da più scandali e destituito dall'incarico), sull'Inghilterra e la vendetta rappresentata dal gol di mano prima e poi dal secondo, per molti il più bello della storia del calcio, visti come una specie di rivincita, di rivalsa per le sofferenze patite dal popolo argentino durante la guerra combattuta alle Falklands (o Malvinas per gli argentini), su attestati di stima nei confronti di figure politiche controverse come Fidel Castro e il presidente venezuelano Chavez, sulla sua dipendenza dalla droga e le tante ricadute.

Il ritratto che ne esce è sicuramente una testimonianza vitale e vibrante, soprattutto nella parte puramente calcistica, purtroppo secondaria, ma quasi al limite dell'agiografico, con altri lati oscuri - come ad esempio le paternità non riconosciute, i problemi con il fisco italiano, gli spari ai giornalisti - tenuti al di fuori della narrazione, che sarebbero serviti a rendere un'idea più veritiera del 'Pibe de Oro'. Kusturica punta invece ad un parallelismo tra Diego e i protagonisti dei suoi film, dei quali mostra qualche breve spezzone, per cercare forse di trovare una componente ribellistica in entrambi e dare quindi un segno di continuità alla sua poetica.

Pur con tutti i difetti riscontrati, 'Maradona By Kusturica' è una testimonianza da non perdere (specie per ammirare giocate di rara bellezza balistica) per ogni malato di calcio - compreso chi scrive - ma per ritratti a tutto tondo di grandi campioni dello sport sono di gran lunga migliori i racconti di quel geniale storyteller che è Federico Buffa, abile nel rendere tanto l'aspetto umano quanto quello sportivo, senza perdere di vista il contesto in cui i vari atleti si muovono.

Voto: 6,5 (v.o.s.).

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