Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film
Capellini d'angelo ospedalieri (più che spaghetti) all'italiana questo sparatutto (con il sonoro da scacciacani che indispone da non credere..), caoticamente parapigliato e dagli effetti visivi gestiti imbranatamente in casa nonostante - pare - faraonici budget a disposizione.
Comprendiamo perché sia stato sdoganato solo tre anni dopo... le digitalizzazioni, le ombre, gli effetti visivi, i montaggi alternati, ci appaiono tutti molto casarecci (ma non ci sorprendiamo neanche visto il livello rasoterra di certa recente celebrata produzione asiatica (13 assassini).
L'humour che vuole intersecare il dramma risulta di approssimativa grana grossa (come i coltellacci che non tagliano le dita), le personalità stereotipate da svariatissimi modelli occidentali (non per nulla l'omaggio vorrebbe riferirsi al western nazionale, ma finisce con l'apparire offensivo), zoticamente sgraziato lo scimmiotto di svariati inseguimenti, copincollati da Interceptor o da Waterworld (che a sua volta aveva copincollato) e surrealmente sperticate le caratterizzazioni che vogliono in gran parte acuire l’iperbole a vantaggio della sorpresa finale, ma urtano di brutto la sopportazione mentre in tutto il resto divampa il gusto caciarone mal supportato da un maldestro digitale che vorrebbe tanto fare il figo (come nella sequenza di volo iniziale che introduce la storia).
Purtroppo lo fai l’accostamento con un blockbuster autentico come l’ultimo Sherlock ed hai voglia a non mischiare ‘sta presunta seta con la canapa grezza. Qui col Pirla, lo Psicopatico e lo Svampito (traduzione dall’originale.. eh eh..) rimaniamo indietro anni luce. Riprovare prego.
Dite che Leone si sarebbe divertito? Forse con Pronti a morire, quello si un degno, ed insuperato, omaggio sopra le righe... ;)
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