Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film
Kim Ji-woon e' uno dei piu' tosti registi coreani in circolazione (ma la concorrenza e' assai dura dato che nell'ultimo decennio la Corea ha sfornato fior di cineasti!), noto per lo stile adrenalinico e sanguinolento dei suoi notevoli lungometraggi. Questa volta il nostro talentuoso regista si cimenta nel western alla Leone (citato sin dal titolo e poi gia' nelle spettacolari sequenze iniziali della corsa del treno), regista a cui molti uomini di cinema che ora chiamiamo maestri saranno eternamente debitori.
Ne esce un bizzarro e fracassone giocattolone ambientato tra le valli desertiche della Manciuria anni '30, pressoche' identica al mitico Far West fasullo (e spagnolo) degli spaghetti western, popolato di loschi individui mossi da un irresistibile attrazione per la prevaricazione e la smania di far soldi (sentimenti peraltro molto attuali anche oggigiorno). Un bizzarro individuo (il matto del titolo, ossia la star Kang-Ho Song di Thirst, di The host, di Secret sunshine e Mr. Vendetta) ruba ad un ricco e losco contrabbandiere una mappa di un tesoro. Quest'ultimo assolda un killer (il cattivo, Byung.Hun Lee, attore feticcio del nostro regista che lo ha diretto in Bittersweet life e I saw the devil) per recuperarla, ma sulle tracce di entrambi giunge pure in abile ed intraprendente cacciatore di teste (il buono), non poi cosi' indifferente all'idea di un bel malloppo da aggiungere alla tagliache pende sui due individui. Lo scontro e' serrato in un crescendo di inseguimenti e sparatorie. Certo Ji-woon convince ben di piu' nei magnifici thriller che hanno preceduto (e seguito, come I saw the devil) questa bizzarra digressione. In Italia e' prevista pure una sua imminente uscita ritardata sul grande schermo, che potrebbe finalmente servire per far conoscere maggiormente questo notevole e grintoso talento dell'est.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta