Il ritratto di una famiglia borghese in Giappone dove tutto all'apparenza sembra regolare, ma dove in realtà poi ognuno cela qualcosa, sino al punto in cui si apre un baratro imprevedibile che ha il potere di inghiottire e disintegrare le relazioni e gli affetti.
Passare dall’horror a sfondo sociale di tutti i suoi film precedenti al terrore soffocante che risiede all'interno di una famiglia del ceto medio su cui si abbatte il dramma della disoccupazione è cosa che a Kurosawa Kiyoshi riesce magnificamente.
“La forma sonata è un tipo di composizione La struttura della forma-sonata viene solitamente definita come bitematica tripartita. La tripartizione comprende la sezione di Esposizione (a volte preceduta da una Introduzione), quella di Sviluppo e infine la Ripresa (a volte seguita da una Coda)” (da Wikipedia)
Tre movimenti, in Tokyo Sonata, l’avvio è di… leggi tutto
Non è assolutamente farina del mio sacco.....bensì degli autori Alberto Brumana, Carlo Prevosti, Sara Segrati e Marco Valsecchi, che nel 2010 pubblicarono un libro intitolato appunto "D!spersi - Guida ai…
Sasaki San lavora in una multinazionale come responsabile del reparto amministrativo. Ha una moglie e due figli che ogni giorno lo aspettano a casa per cenare insieme in una routine, a tratti monotona, tipica di molte famiglie della classa media a Tokyo. L’arrivo della manodopera cinese però fa perdere il lavoro all’uomo, che pur di non perdere la faccia davanti alla famiglia,…
“La forma sonata è un tipo di composizione La struttura della forma-sonata viene solitamente definita come bitematica tripartita. La tripartizione comprende la sezione di Esposizione (a volte preceduta da una Introduzione), quella di Sviluppo e infine la Ripresa (a volte seguita da una Coda)” (da Wikipedia)
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Tokyo oggi (o l'altro ieri): una famiglia benestante piegata dalla crisi economica che finisce per condizionarne pure i destini emotivi e caratteriali: le proprie scelte di vita, i propri programmi, le emergenze che piombano addosso come meteore senza preavviso. Un padre di famiglia, impiegato come responsabile delle risorse umane di una grossa azienda, viene licenziato perché il costo del suo…
Uno sguardo necessariamente incompleto al cinema nipponico di queste ultime stagioni, argomento che ho avuto modo di approfondire grazie a letture compulsive e ad utenti illuminati ed illuminanti. Senza contare le ore…
Kiyoshi Kurosawa sembra aver abbandonato l'horror.E questa già sarebbe una notizia visto che parliamo del padre mis(ri)conosciuto della nuova ondata di horror giapponesi che ha fatto voltare più di una testa alla susseguiosa critica occidentale.Parliamo di un regista con all'attivo oltre trenta titoli,di cui almeno venticinque ignoti ai più,che si segnalò ancor prima…
Una "normale" famiglia giapponese in cui ognuno dei componenti ha difficoltà a confessare agli altri la verità, che sia la perdita del lavoro o un'ambizione personale da realizzare. Questo film, a tratti amaro e crudele, sa essere anche dolce, ironico e surreale.
...quest'anno ce l'hanno messa tutta per fiaccare l'entusiasmo dei Cinéphilles! I film più attesi (Eastwood, Allen, Kusturica...) fuori dalla portata del nostro badge, pochissimi biglietti omaggio e per proiezioni…
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Commenti (2) vedi tutti
Dietro una certa patina d'autore il film si presenta pretenzioso e sconnesso. Comunque l'insegnante di piano è molto bella.
commento di bardolfoPassare dall’horror a sfondo sociale di tutti i suoi film precedenti al terrore soffocante che risiede all'interno di una famiglia del ceto medio su cui si abbatte il dramma della disoccupazione è cosa che a Kurosawa Kiyoshi riesce magnificamente.
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