Regia di Jean-Stéphane Sauvaire vedi scheda film
un film che denuncia la condizione dei bambini soldato africani all'interno della seconda guerra civile in Liberia,
carnefici e vittime allo stesso tempo, in modi diversi.
Non è un film di guerra convenzionale e non dà nemmeno molte spiegazioni sullo scenario politico (di cui mi sarebbe piaciuto sapere di più) in cui si muovono le vicende dei personaggi, quasi tutti bambini e ragazzini.
Il regista ha come unico scopo quello di mostrare quanto la violenza possa corrompere anche le più giovani menti, poichè a loro volta violati nell'innocenza dagli adulti pronti a sacrificarli alla loro causa, tant'è che i soldati del governo contro cui combattono i piccoli ribelli non si vedono quasi mai.
Alcune scene davvero potenti come quella del rito sciamanico che prepara i ragazzini alla guerra,
la morte del bambino col kalashnikov di legno, bello anche il finale...
l'unica scena che ho trovato ridicola e parecchio improbabile è quella del plotone di bambini armato che minaccia due sprovveduti e intimoriti soldati dell'Onu inspiegabilmente soli soletti a fare la guardia ad un ospedale da campo.
Per il resto un film crudo e pessimista che centra in pieno l'obbiettivo
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