Regia di Randal Kleiser vedi scheda film
Assai discutibile. Tratto da un romanzo datato 1903, è una favoletta esotica con due protagonisti ingenui e puri che si ritrovano a contatto con la natura in una sperduta isola dove sono naufragati insieme ad un marinaio. Morto questo, i due crescono ed è inevitabile che scopino. Infatti l'unica preoccupazione che ci attanaglia per metà film è: quando scopano? Se la prendono con comodo, ma è anche dovuto al fatto che loro non sanno niente di tutto ciò perché vivono soli in un mondo troppo diverso dal nostro. Certo le allusione falliche si sprecano -dalla fauna marina alle palme- e spesso e volentieri si sghignazza, come quando nasce il bambino e si chiedono da dove venga. Tutto sommato l'erotismo è abbastanza casto e abbiamo la conferma che un pene o una tetta all'aria non fanno un film hard, anzi. Molto irritanti i riferimenti a Dio e alla verità, ma anche questa è una conseguenza all'ambiente benpensante nel quale hanno vissuto prima del naufragio. Ma allora, se sono così puritani, come fa Emily a capire che Richard si masturba dietro ad uno scoglio? Incongruenza di sceneggiatura in uno script improbabile pieno di banalità. Paesaggi incantevoli e fotografia affascinante. All'epoca fu uno scandalo, oggi fa quasi tenerezza.
In tema.
Voto: 5.
Abbastanza sexy e allo stesso tempo casto.
Abbastanza sexy e allo stesso tempo casto.
Non male, ma niente di che.
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