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Tony Manero

Regia di Pablo Larrain vedi scheda film

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La recensione su Tony Manero

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.

Pellicola cruda che segue costantemente il protagonista, uno dei personaggi più negativi ed insopportabili da tollerare che il cinema degli ultimi anni ci abbia regalato, all’interno di una realtà fortemente debilitata da una dittaura che toglie ogni speranza.

Il personaggio è completamente rapito dalla figura di Tony Manero e per rappresentarlo in scena, ed ambire a spettacoli più importanti (si sta preparando per uno show di sosia), è disposto ad ogni tipo di efferata violenza, come uccidere una pacata nonnina per un televisore, un conoscente per delle piastrelle in vetro o i signori del cinema per recuperare la pellicola cinematografica de “La febbre del sabato sera” (senza dimenticare scorrettezze incredibili per prevaricare anche il suo giovane amico quando questo diventa un rivale in scena).

Ma questa violenza non è solo la sua, ma è propria in primis del contesto di un intero paese allo sbando (in cui una mente violenta e malata può muoversi indenne nelle retrovie), così quando i suoi conoscenti saranno sotto torchio del regime fuggirà senza risentimenti, verso la sua gloria, l’unica cosa che insegue.

La pazzia di Raul si erge così ad assoluta protagonista, il regista riesce a confezionare sequenze molto forti, che risultano enfatizzate da scatti tanto violenti quanto improvvisi e scatenati da nulla, in grado così di raggelare lo sguardo dello spettatore.

Ed in ciò risulta essere emblematico anche il finale, che lascia presupporre, con uno stacco netto e definitivo, cosa succederà in seguito a quei personaggi, niente di bello insomma.

Pellicola dunque forte e difficile da digerire, sporca ed estremamente pessimistica, per me riuscita ed interessante proprio per questo stile distante e scorbutico, per quanto il passo sia spesso un po’ compassato, ma questo, come già detto, nel contempo aiuta a rendere ancora meglio l’idea di una violenza impossibile da capire e decifrare.

Su Pablo Larrain

VOTO : 7.
Regia molto interessante, sia per i temi (protagonista e sfondo) affrontati, sia per la realizzazione cruda, pessimistica e sfociante in momenti di violenza estrema che spiazzano.
Disturbante.

Su Alfredo Castro

VOTO : 7,5.
Merita senza dubbio una menzione speciale, in quanto trasmette, con i suoi occhi, con i suoi movimenti, la brutalità di un uomo e di un intero paese.

Su Amparo Noguera

VOTO : 6,5.
Piuttosto brava.

Su Elsa Poblete

VOTO : 6++,
Soddisfacente.

Su Paola Lattus

VOTO : 6,5.
Promettente.

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