Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
Il film è sgradevole, un pugno nello stomaco. Raul Peralta è decisamente fra i personaggi peggiori del cinema: cinico, violento, meschino, reso cattivo dalla vita che sente ormai tradirlo e, in fondo, pienamente specchio di una paese, il Cile, in piena dittatura di Pinochet. Eppure si porta dietro il film esattamente come Larrain lo insegue con la macchina da presa e lo eleva a qualcosa d'importante. Straordinaria l'interpretazione ossessiva di Alfredo Castro. Da vedere, ma con le dovute precauzioni.
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