Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
Una sensazione di disagio,di opprimente tristezza serpeggia in tutto il film e e poi ti invade per non lasciarti piu'.E' la storia di un uomo abietto,brutale,cinico ,egoista che vive la sua vita in funzione di un film che lo ha ammaliato,quella Febbre del sabato sera che fu un fenomento mondiale negli anni ottanta.E' disposto a tutto pur di vincere un concorso per i sosia di Tony Manero,in un impeto di follia,di crudelta' e di scempiaggine che non ti aspetti,ma che conosci via via che la storia va avanti.Per andare in tv si puo' fare di tutto per Raul,anche uccidere,anche usare qualunque maniera disonesta per poter essere celebre per pochi minuti.La sua ossessione lo portera' a eccessi di inaudita stupidita' mentre tutto intorno e' miseria,squallore e paura.Perche'in Cile sono gli anni di Pinochet,in cui non c'e' futuro, non c'e' speranza.Grande protagonista che somiglia aD Al Pacino ma piu' inquietante forse,con quella luce sinistra negli occhi vuoti.
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