Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
E ora da dove inizio?
Ci rechiamo al Mignon pieni di belle speranze,
la sala è quasi piena e per essere lo spettacolo delle otto e trenta, di una domenica sera piovosa, questo sembra un buon segno…
E invece no… Mettetevi l'anima in pace... Tony Manero è un brutto film e questo sarebbe il male minore, purtroppo siamo abituati a brutti film… è la presa per il culo che ci fa imbestialire, i premi vinti a Torino, la pretestuosità di immagini sfocate e pellicola sgranata ad hoc… Lo capiamo già dai primi 5 minuti che abbiamo preso una fregatura… ma la speranza è sempre l’ultima a morire dice un proverbio, solo che io ne conosco un altro.. chi di speranza vive, di speranza muore.. e mi sembra molto più calzante. Questo film è pensato e realizzato per piacere ad un pubblico ben preciso, di cui evidentemente io non faccio parte...
Tony Manero, che in realtà si chiama Roul, è un uomo di merda che trascina la sua squallida esistenza con persone più squallide di lui. E credetemi… ce ne vuole…
L’unica cosa che gli interessa, ma nemmeno con troppa passione, è ballare una sequenza della frebbre del sabato sera nei panni di John Travolta per il resto non esita a trucidare chiunque si metta sul suo cammino. In questo film si possono annoverare alcune delle scene più disgustose della storia del cinema… la prima è quella in cui la pseudo fidanzata di Roul, identica a Wladimir Luxuria, cerca di fargli un pompino… Il regista nel tentativo di restituire un realismo nudo e crudo, inquadra questo funghetto moscio e un po’ chino… poi però non resiste al richiamo di un didascalismo prosaico e fa dichiarare alla donna: “Nemmeno ti si alza”. Emh….. ce ne eravamo accorti… Bruttino forte… La seconda scena è quando Roul pensa di bene di cagare sul vestito bianco di un suo ipotetico sfidante. Non pago di quest’atto ci delizia spalmando e spargendo con cura la sua cacca sul completo bianco, giacca e pantaloni.
Ora un po’ mi preme rassicurarvi sul fatto che io non sia una bacchettona… mi è anche piaciuto Visitor Q e non mi scandalizzo certo per un cazzo sullo schermo o per lo scherzetto del vestito… e men che meno mi indigno per l’uccisione immotivata di tante persone… che, voglio dire, negli utlimi vent’anni ci siamo sorbetatti i serial killer più allucinanti che si siano mai visti sulla faccia della terra.. e mai che ci avessero dato una spiegazione del perché lo facessero… figuriamoci se neghiamo l’uccisione immotivata a Tony Manero… di fargli sterminare chiunque gli stia anche solo leggermente sulle palle.
Il film partendo da un presupposto debolissimo si snoda senza una cazzo di sceneggiatura… Tony Manero come tutti gli altri sono personaggi zombeschi, senza né arte né parte… psicologia vacante… e la figura più brutta ce la fanno le donne… tre generazioni a pendere dalle labbra di questo individuo, vuoto, squallido, infingardo, per di più impotente… e con le mutande più brutte che sia siano mai viste nella storia della biancheria intima maschile.
Una rappresentazione di una femminilità totalmente vile e asservita, che fa imbestialire anche me, che nonostante l’apparenza battagliera sono una geisha…
Insomma queste tre le avrei prese e attaccate un muro… la madre che arriva a denunciare la figlia alla polizia per le sue blande attività rivoluzionarie, solo per vendicarsi del fatto che ha passato la notte con Roul..
Va bè comunque la storia è quella di Roul che gli piace ballare come John Travolta, parla poco, non cambia mai espressione (miglior attore al Festival di Torino…. malimortacci…), deve partecipare ad un equivalente de “La Corrida” cilena, nel mentre ammazza un po’ qua e un po’ là, finisce il film…
Eh sì.. il film finisce veramente a cazzo, di botto…
Il Ballestrero sussurra: ma mica sarà ancora il primo tempo?
Mentre ancora si interroga dalla fila dietro la nostra scatta un sonoro “mavvaffanculo…!”
Il mio cuore si riempie di gioia… mi giro e vedo facce incredule e incazzate… fioccano altri commenti “Fa bene Nanni Moretti a dimettersi…” e un altro: “Sai che ti dico? Che questi se lo sono meritato tutto Pinochet!”… poco più in là:“’na merda sto film…” e a seguire una serie interminabile di tutte le variazioni sul tema dei “mortacci tuoi”.
Guadagniamo l’uscita di sicurezza che sbuca in Via velletri, restiamo qualche minuto in silenzio senza sapere cosa dire, cosa fare… io mi accorgo che il muro è tutto pieno di scritte… con una percentuale di bestemmie di circa l’80%.
E allora mi chiedo “Ma com’è che ci sono tutte queste bestemmie?”… uno sconosciuto che esce in quel momento mi guarda sconsolato e fa: “le devono avere scritte quelli che sono usciti dallo spettacolo delle sei…”.
Decidiamo di andare ad un pub lì vicino.. tutte le nostre velleità di andare chissà dove sono state stroncate da sto film di merda.
Ne nasce un dibattito che chi ci sente pensa che siamo persone colte, a modo, “impegnate”…
Io affermo che è un film furbo e falso… costruito per piacere ad un certo tipo di publico internazionale… Il Ballestrero è incazzato nero e Fulvio dice che tutto sommato non gli ha fatto proprio schifo ma che comunque è immotivato tutto il ben parlare che se n’è fatto sui giornali…
Io trovo piuttosto ruffiano parlare del Cile di Pinochet senza parlare veramente del Cile di Pinochet.. sono basita dal contesto politico e sociale NON del film ma del nostro paese, che acclama simili schifezze e che ci vuole convincere che un film così brutto sia bello. Che cosa triste e drammatica… quasi peggio di Pinochet.
Inserico Tony Manera nella categoria "Da evitare".. non trovo nessun motivo per consigliarlo a chicchessia... è un film vuoto, inutile ma soprattutto non è sincero...
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