Santiago del Cile, 1979. Tutti i sabati Raùl Peralta tiene il suo spettacolo nelle discoteche impersonando il suo idolo, Tony Manero, la star della Febbre del sabato sera. Tuttavia l'aria che si respira nel Paese è micidiale e la dittatura di Pinochet impazza. Anche alcuni degli amici e dei colleghi di Raùl subiscono le vessazioni del regime. Ma Raùl ha uno scopo – sfondare nel mondo dello spettacolo - e per quello scopo è pronto davvero a tutto. Persino a uccidere.
Note
Protagonista sgradevole come pochi altri, Raúl è braccato dalla cinepresa per l’intera durata del film, in una sua completa identificazione con quegli anni violenti, sinistri, miseri, lerci e colpevoli. Pellicola politica dunque, attraversata da una tensione che diventa palpabile, per non recedere più, dal momento in cui Raúl mostra cos’è capace di fare, in una sequenza improvvisa che la messa in scena non prepara né sottolinea in alcun modo.
Santiago del Cile, 1979, durante la dittatura militare di Augusto Pinochet. Raùl Peralta (Alfredo Castro) rimane ossessivamente infatuato del personaggio Tony Manero interpretato da John Travolta ne “La febbre del sabato sera”. Va tutti i giorni al cinema per vedere il film ed è ormai diventato un ballerino di discreto talento. Si esibisce nella piccola sala da ballo di… leggi tutto
Ci sono film "particolari" che diventano dei "casi", spinti con determinazione da una critica che intende segnalarli all'attenzione di un pubblico potenzialmente pigro (funzione importantissima della critica quest'ultima, di cui non sempre la stessa critica si ricorda!). Cito i due esempi più recenti in cui mi sono imbattuto personalmente, due "gemme" di cui ho colto le segnalazioni insistite… leggi tutto
E ora da dove inizio?
Ci rechiamo al Mignon pieni di belle speranze,
la sala è quasi piena e per essere lo spettacolo delle otto e trenta, di una domenica sera piovosa, questo sembra un buon segno…
E invece no… Mettetevi l'anima in pace... Tony Manero è un brutto film e questo sarebbe il male minore, purtroppo siamo abituati a brutti film… è la presa per il culo che ci fa… leggi tutto
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
“Il confronto con il CTS e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo” Dario Franceschini.
Teatri e cinema resteranno…
Con le luci desaturate del maestro Sergio Armstrong, che ricordano le fotografie ingiallite di un tempo e le pagine odorose di stantio dei libri screziati dall'umidità, quelle che un alito di vento sbriciolerebbe sotto il peso degli anni, Pablo Larrain ci immerge nel paese monocolore e meschino dell'era Pinochet, il natio Cile, sorretto sulle gambe fragili del controllo…
Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Villa Grimaldi e degli ascensores, de l'sla de Chiloè e de Puerto Montt, ho pure baciato quel piede ne la plaza Munoz Gamero per garantirmi un improbabile ritorno.
Adios…
Nel 1976 Tony Manero (quello americano) è un ragazzone che guarda le donne e non scruta il futuro. È un italiano che vaga e tarantola, morso dal… segue
Aspetto con ansia, come tutti l’uscita di una nuova opera di un regista o di uno scrittore che amo, in questo caso Sepulveda. Non m’informo molto affinché essa rimanga una scoperta .
Molte…
Sto elencando una serie di film perchè mi annoio, le ragazze non mi si filano e ho deciso di uccidere il tempo a colpi di tastiera. Eppure sto stronzo sembra non voler morire.
Fantastica opera prima del giovane P. Larrain (all'epoca 32enne), che dirige un film feroce e senza un barlume di umanita', come gli anni di piombo in cui si ambienta, quelli del regime Cileno di Augusto Pinochet. Il protagonista Alfredo "Tony Manero" Castro, a 53 anni suonati, si dimostra un grandissimo attore. voto 9
Cile, fine anni Settanta. Raul ha 52 anni e ama Tony Manero (John Travolta ne La febbre del sabato sera) al punto da volersi costruire una discoteca tutta sua nel retro di un bar fatiscente, per dare lezioni di ballo 'alla Tony Manero'. Squattrinato, Raul ottiene il denaro necessario all'impresa ammazzando qua e là. Poi un giorno la tv nazionale indice un concorso per sosia di Manero: la…
Tony Manero ossia in filigrana il Cile di Pinochet. Poche concessioni, una missione precisa. Il racconto è devastato e devastante con un personaggio/nazione in preda alle pulsioni più autodistruttive della società/umanità. Una dittatura dei corpi e delle anime, percorse da incomunicabilità e nichilismo proprio perché la fiducia per un qualsiasi domani…
Questi sono i film che amo; non sempre sono i più belli (anche se brutti non sono) ma sono quelli per me più importanti; qualcuno di essi è legato a momenti lieti o dolorosi della…
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Commenti (10) vedi tutti
Interessante, ma un po' pigro. Ovviamente il protagonista gode di una vita di autodistruzione... Voto 6.5
commento di BradyUn gran film a volte puo' apparire respingente,ma e' invece un capolavoro.Consigliatissimo.
leggi la recensione completa di ezioSgradevolmente e fastidiosamente bello.
commento di LozMovieMakerUn film disperato, sporco, sgradevole, cinematograficamente moscio quanto "l'uccello" del suo protagonista. Voto: 3
commento di BobtheHeatVoto al Film : 8
commento di ripley77Ho letto un pò le recensioni dei "colleghi". Pochissimi hanno scritto della vena fortemente acida e grottesca del film.
commento di MIWERfilm di rara idiozia.trama delirante ed incomprensibile,attori sguaiati e inguardabili.buttatelo nel cesso
commento di hankOPS HO SBAGLIATO A DARE VOTO
commento di danandre67FILM BRUTTISSIMO
commento di danandre67Riuscito ritratto di un laido individuo.
commento di catwoman