Regia di Bouli Lanners vedi scheda film
Il bravo Bouli Lanners si cimenta alla regia con questo road movie che mette insieme due personaggi tra loro molto diversi.
Niente di nuovo all’orizzonte (la formula in sostanza la vediamo di continuo), la storia sospesa di due uomini fuori dal mondo presenta qualche acuto degno di menzione, ma anche qualche difficoltà di troppo nel trovare una continuità determinante.
Yvan (Bouli Lanners) e Elie (Fabrice Adde) si conoscono fortuitamente quando il primo troverà il secondo in casa sua alla disperata ricerca di soldi.
Dopo le prime ovvie diffidenze, Yvan decide di accompagnare Elie in un viaggio per trovare i suoi genitori e lungo il tragitto non mancheranno inconvenienti e strani incontri.
La linea direttrice di questo film non si discosta poi molto da tanti altri road movie, anche se poi Lanners cerca riempitivi inconsueti e soprattutto con dei diversivi riesce a catturare l’attenzione in più di una occasione.
Così abbiamo scene esilaranti e grotteschi (come l’idea di attaccarsi i capelli in auto per non addormentarsi alla guida), incidenti di percorso (il cane che precipita dal ponte sulla loro macchina) ed incontri con personaggi che paiono provenire da un altro mondo.
Tutto molto simpatico, manca però il cambio di ritmo e soprattutto il (non) finale lascia il campo a qualche recriminazione, anche se in fondo non sfigura abbinato al resto della storia nella sua semplicità ed immediatezza (insomma la redenzione rimane più una chimera che altro).
A dare un contributo positivo ci pensano poi gli elementi di contorno, con condizioni ambientali sfavoreli, cieli che sembrano veri e propri affreschi, lande che paiono essere proprie di posti lontani, insomma c’è una buona attenzione del contesto il che facilita di parecchio l’appagamento dello sguardo.
In sintesi rimane un film genuino, ma anche un po’ irrisolto, con alcune trovate estremamente efficaci ed altre assai aleatorie per un risultato che si barcamena tra cose buone ed altre che lo sono meno.
Interessante, ma non del tutto riuscito.
Buona attenzione per l'insieme, costruisce abilmente scampoli di cinema molto buoni, ma non trova sempre la strada maestra.
Quando compare (non per molto), lascia un segno.
Più che sufficiente.
Come interprete ha sempre una marcia in più, vuoi per il fisico, vuoi per la sua mimica.
Convincente.
Non desta un'impressione particolare, ma come spalla non è poi male.
Sufficiente.
Apparizione fugace, ma di un certo impatto.
Nei panni dell madre di Elie.
Parte limitata, ma ben interpretata.
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